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L´Archivio Ragozzino-Adami a San Leolino
Lettere, documenti, libri, quaderni, fascicoli, opuscoli, nuove acquisizioni.


Indice delle lettere

Aglietti, Pietro
Aicard, Jean Francois Victor
Andreozzi, Alfonso
Antinori Rinuccini, Teresa
Antonelli, Giacomo
Bianchi, Celestino
Bicchierai, Zanobi
Boccabadati, Virginia
Bonacci Brunamonti, Maria Alinda
Borbone-Parma, Maria Luisa Carlotta di
Botta, Carlo
Brunelli, Vincenzo
Caetani Lovatelli, Ersilia
Carducci, Giosué
Cecconi, Eugenio
Chini, Pietro
Ciuffa, Saturnino
Civinini, Giuseppe
Conti Castelli, Mathieu
Corsi, Tommaso
Costa, Filippo
Crispi, Francesco
De Genova di Pettinengo, Ignazio
De Martino, Giacomo
Donaldson, Thomas Leonard Leverton
Falorsi, Guido
Fantastici Rosellini, Massimina
Fontanelli, Carlo
Fucini, Renato
Gallia, Marianna
Garibaldi, Giuseppe
Giacchi, Pirro Giuseppe
Gianni, Francesco Maria
Ginori Conti, Giovanni
Ginori Lisci, Lorenzo Carlo
Giuria, Pietro
Gnoli, Domenico
Gotti, Aurelio
Govi, Gilberto
Greco, Agesilao
Guerrazzi, Francesco Domenico
Lagarde, Pierre Francois Marie Denis de
Linaker, Arturo
Mario, Alberto e Mario Jessie White
Masetti, Marco
Mastai Ferretti, Luigi
Mazzini, Giuseppe
Menabrea, Luigi Federico
Monte San Savino
Morelli, Carlo
Niccolini, Giovan Battista
Palazzi, Giovanni
Pascolato, Alessandro
Pellico, Silvio
Peruzzi, Ubaldino e Toscanelli Peruzzi, Emilia
Piatti, Rosalia
Piccini, Giulio (Jarro)
Ricasoli, Bettino
Romanelli, Raffaello
Serristori, Luigi
Toscanelli, Nello
Vaglieri, Dante
Varesi, Cecilia


Indice dei documenti vari

Andreozzi, Alfonso
Atto notarile di vendita Menarini-Manetti
Boccella, Virginia
Carlo Lodovico I Re d’Etruria
Cartoline di San Leolino in Val d’Ambra
Censura Teatrale
Cicalata
Composizioni inedite dedicate a Napoleone Bonaparte
Contratto di Allogagione della Cantina
Dini, Francesco
Finocchietti, Demetrio Carlo
Fratelli Bandiera
Giacchi, Pirro Giuseppe
Gioberti, Vincenzo
Gott, Guglielmo
Minghetti, Marco
Mocenni, Stanislao
Nota del Corredo
Nota delle Rose
Guerrazzi, Francesco Domenico
Perucchi, Francesco
Peruzzi, Ubaldino
Propagazione degli Ulivi
Regia Amministrazione dei Lotti di Toscana
Ricevuta di un sussidio
Sartoria Piacenti
Sonetto
Tabarrini, Marco
Tappezzeria Chiellini
Toscanelli, Giuseppe Domenico
Toscanelli, Nello
Umberto I Re d’Italia
Vanneschi, Bartolomeo di Orazio


Indice dei libri, delle raccolte e degli opuscoli

Ascendenze e successioni delle famiglie nobili di Siena
Codice penale militare del ducato di Lucca
Daita, Gaetano
Fiaschetti, Ersilia
Manetti, Antonio di Tuccio
Manoscritto dei primi dell’Ottocento
Marini, Lionello
Medico di bordo della pirofregata Regina Maria Pia
Pascarella, Cesare
Peruzzi, Ubaldino
Piovano Arlotto, Il
Praecipuae disputayiones e ultimo fine hominis et de Acibus Humanis, Ac De’ Vitijs Et Peccatis
Regolamento per tutta la giornata, a ciascuna Religiosa di questo Istituto
Ricci, Matteo
Salemme, MichelAngelo
Spese fatte nel viaggio di Loreto e Roma


Indice delle nuove acquisizioni

Bicchierai, Antonio
Bicchierai, Jacopo
Casoni, Drogheria
Chiari, Gregorio
D'Azeglio, Massimo
Fattoria della Torre all’Antella
Lamberti, Vincenzo (conti di farmacie)
Padri Minori Conventuali di Montevarchi
Sestini, Niccolò
Toscanelli, Nello




Lettere

Aglietti, Pietro
  • Carteggio composto da 43 lettere (104 pagine manoscritte, 10 pagine con indirizzo)
  • Le lettere, scritte tra il 5 Luglio 1842 ed il 17 Novembre 1858 (7 senza data o indicazione dell’anno), sono indirizzate a Pietro Aglietti, ingegnere comunale di Castelfranco di Sotto (Pisa) e corrispondente dell’Accademia dei Georgofili e del Gabinetto Scientifico Letterario Giovan Pietro Vieusseux di Firenze. Per lo più scritte dalla Spagna (Madrid) dal marchese e dalla marchesa di Sotomayor (Galizia, Spagna), Perija e Vienlant.
    1 lucido con disegno di casa e strade: case di Paniaccio, Podere Paniaccione, Via di Paniaccio, Podere del………. e disegno di viso (maschera o mascherone per arredo esterno, fontana, elemento decorativo?)
    6 piante e sezioni realizzate a china e acquarello su carta forte (fogli di cm 30x40 circa) databili tra la prima e la seconda metà dell’800 e relative al progetto di un nuovo teatro dell’Accademia degli Inaspettati di Castefranco di Sotto.
    “Pianta e Prospetto da eseguirsi nella Cattedrale di Castel Franco”. Disegno a china e acquarello di cm 64x57.


    Aicard, Jean Francois Victor (Tolone, 4 febbraio 1848 – Parigi, 13 maggio 1821)
  • Da Jean Aicard a Emilia Peruzzi, Parigi, 8 giugno 1894 (4 pagine, 3 manoscritte, 1 bianca + busta)
  • Jean Aicard risponde ad una lettera del 23 aprile contenente i rallegramenti per la sua nomina a Presidente dei Letterati, ricordando l’Antella, le feste e gli ospiti.
    Jean Aicard, scrittore, drammaturgo e poeta francese. Fu eletto all’Accademia di Francia nel 1909.


    Andreozzi, Alfonso (Firenze, 1821 – Firenze, 29 maggio 1894)
  • Lettera ad Alfonso Andreozzi, s.d. (4 pagine manoscritte + busta, firma da decifrare)
  • Condoglianze, messa in guardia contro le malevolenze di certi tristi figuri, fatti di Firenze, foglio del 17 luglio di San Pol, accordo delle tre potenze ducali, ambasciata sarda di Parigi, piccolo colpo di stato, 200.000 lire pari a 10.000 Napoleoni d’oro.
    Persone citate nella lettera: San Pol, Ippolito Castille (Hippolyte Castille).
    Alfonso Andreozzi, patriota, avvocato e sinologo; fra le sue opere: Le leggi penali degli antichi cinesi (1878); Il dente di Budda (1883), parziale traduzione del romanzo cinese Shui-hu Chuan.
  • Lettera ad Alfonso Andreozzi, Siena, 6 luglio [1859] (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo, firma da decifrare)
  • Sessione nella causa Novelli. “Scrivimi col vapore”: V.P.M. Via Particolare Marittima; posta per via di mare in corso particolare, cioè lettere che avevano assolto il diritto di privativa dello stato di partenza ed erano trasportate con battelli privati. Sono lettere in arrivo e più raramente in partenza dal porto di Livorno.
  • Da Gaetano Fulimeni ad Alfonso Andreozzi, Torino, 13 luglio 1859 (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo)
  • Pace celebre conclusa dall’Imperatore per toglierci dallo straniero e porci sotto il dominio clericale. La Toscana avrà il beneamato Leopoldo? Già si dice che il Ministero si è dimesso in massa.
    Persone citate nella lettera: Napoleone III, Leopoldo II.
  • Lettera ad Alfonso Andreozzi, Siena, 15 luglio [1859] (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo, firma da decifrare)
  • Rimproveri per mancanza di notizie. “Risposta col vapore”, vedi lettera da Siena del 6 luglio [1859].
  • Lettera ad Alfonso Andreozzi, 20 luglio [1859] (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo, firma da decifrare)
  • L’Austria vuole il duca di Modena e Lorena al loro posto. Manifesto dell’Imperatore Francesco Giuseppe. Incontro a Zurigo.
    Persona citata nella lettera: Avvocato Cosi.
  • Dalla Camera dei Deputati ad Alfonso Andreozzi, 31 maggio (4 pagine, 1 manoscritta, firma da decifrare)
  • Avviso dell’arrivo di una delegazione cinese a Firenze, all’Albergo d’Italia sul Lung’Arno, che Andreozzi dovrà incontrare.
    Persone citate nella lettera: Sormanni Moretti, Giuseppe Ferrari.
  • Lettera ad Alfonso Andreozzi, Firenze, 17 dicembre 1868 (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo, firma da decifrare)
  • Elenco di date con giorno, mese ed anno da tradurre dall’italiano in cinese.
    Persona citata nella lettera: Giuseppe Ferrari.
  • Lettera ad Alfonso Andreozzi, 25 maggio (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo, firma da decifrare)
  • Memoria difensiva del Capecchi e Pantanelli accusati di lesa maestà.
    Difesa di Antonio Pantanelli e Bartolommeo Capecchi accusati di correità nella causa di lesa maestà contro Guerrazzi ed altri dell’avv: Alfonso Andreozzi davanti la Corte Regia di Firenze, 1853.


    Antinori Rinuccini, Teresa
  • Carteggio composto da 17 lettere inviate fra il 1822 ed il 1833 dalla Marchesa Teresa Antinori, consorte di Pier Francesco Rinuccini a Don Antonio Greppi, Terzo Conte di Bussero e Corneliano, nipote di Antonio Greppi, fondatore della dinastia e dell'impero economico Greppi in Lombardia. (68 pagine, 40 manoscritte e 17 con indirizzo. Sigilli in ceralacca rossa e nera con lo stemma Rinuccini-Antinori)
  • Invio di doni e articoli di vario genere da Milano, con notizie politiche e mondane di Corte. e richieste di oggetti d’arte, di moda e preziosi da Firenze. Cronache di vita cittadina e familiare.
    Il contenuto di queste lettere è la testimonianza della forte amicizia che legava i protagonisti del carteggio. Il tono è sempre confidenziale, i temi trattati variano dai tentativi di accasare la figlia Marianna in quel di Milano (tentativo conclusosi con successo; Marianna andò in sposa al Marchese Giorgio Teodoro Trivulzio), che la marchesa definisce non bella ma in età matura, al pessimo stato di salute della marchesa che si vede costretta a non poter più camminare, ad una lettera in particolare in cui la marchesa si raccomanda di non rivelare al Granduca di aver fatto riprodurre un ritratto a sua insaputa “...vi esorto però di non compromettermi con il Granduca, che potrebbe con ragione trovare male che io mi sia prevalsa della sua gentile permissione di fare copiare detto ritratto per me e poi farne godere anche dei giovani che benché maritati e devoti non abbiano da avere delle idee molto mondane...”
    Sono presenti nelle lettere riferimenti alle importanti famiglie milanesi e fiorentine, prima fra tutte quella dei Ginori.


    Antonelli, Giacomo (Sonnino, 2 aprile 1806 – Roma, 6 novembre 1876)
  • Notificazione 11 Marzo 1834 (14 pagine, 13 manoscritte)
  • Giacomo della S.R.C. Cardinale Antonelli Diacono di S. Agata alla Suburra della volontà di N. S. Papa Pio Nono Segretario di Stato.
    Introduzione nella procedura de’ giudici civili di alcune parziali riforme tendenti alla maggiore sicurezza ed economia delle Parti litiganti sentito il Consiglio di Stato, ed il Consiglio de’ Ministri, ci ha ordinato di pubblicare, come nel sovrano suo Nome pubblichiamo le seguenti disposizioni del Foro competente. Seguono § XXXIV.
    Dato in Roma dalla Segreteria di Stato addì 11 Marzo 1834. G. Cardinale Antonelli.
    Giacomo Antonelli (Sonnino, 2 aprile 1806 – Roma, 6 novembre 1876) è stato un cardinale italiano, ultimo segretario di Stato dello Stato Pontificio.


  • Dal cardinale Giacomo Antonelli a Leopoldo Armaroli, Delegazione Apostolica di Macerata, 9 gennaio 1840 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • In attesa della riunione di un Pubblico Consesso per la formazione della nuova “Terna di Priore”, istruzioni a Leopoldo Armaroli affinchè suo nipote Ernesto Tambroni faccia i documenti necessari e ne mandi copia al cardinale.
    Leopoldo Armaroli (Macerata, 4 maggio 1766 – Appignano, 9 giugno 1843) è stato un avvocato e politico italiano.
  • Dal cardinale Giacomo Antonelli a Giuseppe Bandini, Roma, 6 febbraio 1845 (2 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo)
  • Risposta agli auguri per la nomina del cardinale Antonelli alla carica di Pro-Tesoriere Generale.
    Il Marchese cavaliere Giuseppe Bandini di Macerata nel 1820 divenne Accademico dell’Accademia dei Catenati di Macerata.
  • Dal cardinale Giacomo Antonelli, Roma, 31 dicembre 1846 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Risposta agli auguri di felicità e di compiacimento per il Santo Natale e per il nuovo anno.


    Bianchi, Celestino (Marradi, 10 luglio 1817 – Firenze, 29 giugno 1885)
  • Da Celestino Bianchi a Domenico Solari, Cristoforo Giagnogni e Vincenzo Mostardi Fioretti, Firenze, 7 maggio 1859 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Consegna a Firenze della bandiera di Curtatone da parte degli studenti del Battaglione Universitario Toscano di Pisa.
    Celestino Bianchi, pubblicista, collaboratore della Patria e del Nazionale, dopo la reazione del 1849 abbandonò la politica militante continuando con gli scritti la sua battaglia (fondò nel 1855 e diresse, fino al '58, Lo spettatore), finché gli eventi del 1859 non gli permisero di lanciare l'opuscolo Toscana ed Austria, che contribuì efficacemente ad indebolire le figure dei Lorena nella pubblica opinione. Fu negli anni successivi l'eminenza grigia del Ricasoli e attendeva all'edizione delle lettere di lui, quando morì; dal 1872 dirigeva La Nazione di Firenze.


    Bicchierai, Zanobi
  • Da Zanobi Bicchierai a Ubaldino Peruzzi, Di scuola, 11 luglio 1883 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Nella lettera Bicchierai chiede al Peruzzi di essere ricevuto per un colloquio privato.
    Zanobi Bicchierai fu collaboratore di Ricasoli e Lambruschini, scrittore, insegnante, direttore della Scuola Normale di Firenze e giornalista, fondatore del settimanale satirico-letterario "Il Passatempo" e attivo collaboratore di varie testate giornalistiche.


    Boccabadati, Virginia (Modena, 1828 – Torino, 1922)
  • Da Virginia Boccabadati a Emilia Peruzzi (2 pagine manoscritte)
  • Lettera senza data, presumibilmente riconducibile al 1850, periodo che vide la cantante impegnata al Teatro della Pergola di Firenze, citato nel manoscritto fra gli impegni del soprano. La lettera è stata estratta da un carteggio di Emilia Peruzzi.
    Il contenuto della lettera è confidenziale e Virginia Boccabadati si impegna con donna Emilia a passare a trovarla per iniziare uno studio insieme e si mette a disposizione della gentildonna fiorentina.
    Virginia Gazzuoli, passata alla storia con il nome d'arte di Virginia Boccabadati, dal cognome della madre, è stata un soprano italiano.


    Bonacci Brunamonti, Maria Alinda
  • Da Maria Alinda Bonacci Brunamonti a Emilia Peruzzi, Perugia, 20 Gennaio 1983 (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Nella lettera la poetessa si rammarica di non aver risposto prima alla lettera di Emilia Peruzzi, a causa di un triste autunno che vide una caduta del marito e la malattia della figlia e scrive di non avere ancora trovato il volume di Ada Negri richiestole, in quanto l'edizione è esaurita.


    Borbone-Parma, Maria Luisa Carlotta di (Barcellona, 2 ottobre 1802 – Roma, 18 marzo 1857)
  • Da Maria Luisa di Borbone-Parma al fratello Carlo Ludovico di Borbone Duca di Lucca, Dresda, 2 maggio 1827 (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo)
  • Preoccupazioni per le condizioni di salute di Federico Augusto I Re di Sassonia, che morirà tre giorni dopo il 5 maggio 1827.
    Maria Luisa Carlotta di Borbone-Parma (Barcellona, 2 ottobre 1802 – Roma, 18 marzo 1857) fu una principessa d'Etruria, per matrimonio principessa di Sassonia.
    Era figlia del principe Ludovico I di Borbone (1773-1803) e dell'infanta Maria Luisa di Borbone-Spagna (1782-1824). e sorella di Carlo Ludovico di Borbone-Parma, noto anche come Carlo II di Parma (Madrid, 22 dicembre 1799 – Nizza, 16 aprile 1883).


    Botta, Carlo
  • Da Carlo Botta a Sua Maestà Carlo Alberto di Savoia, 27 settembre 1831 (8 pagine, 6 manoscritte)
  • "Real Maestà...avete fatto d'un imbecille un Economista, d'un bachettone (sic) un uomo di guerra, d'un Ignorante un Magistrato, d'uno stupido un Amministratore...
    Maestà chi vi parla è un popolo vilipeso da nove secoli; la voce di Popolo è voce di Dio."
    Cos'è che ha spinto Carlo Botta a scrivere una lettera così impudente e irrispettosa al Sovrano?
    La risposta la si può intuire leggendo la data della missiva: 27 Settembre 1831.
    Il 27 Settembre del 1831 con un editto il Sovrano riordinava la censura, ciò può aver scatenato l'impeto e il livore di Carlo Botta.
    Carlo Botta, i cui libri erano vietati in Piemonte, godette comunque del sostegno del Re, che gli conferì una pensione annua e un'alta onoreficenza.


    Brunelli, Vincenzo
  • Da Vincenzo Brunelli a Giacomo Belloni, Faenza, 25 dicembre 1868 (4 pagine, 1 manoscritta + busta con indirizzo)
  • Lettera diretta all’illustrissimo Sig. Giacomo Belloni - Agente Simonetti - Bologna, in cui si fa riferimento alla realizzazione del monumento “del Signor Principe Simonetti”. Il firmatario, Vincenzo Brunelli, si mostra disponibile a “cambiare il Tumulo” di sua pertinenza senza alcun compenso, salvo le spese.


    Caetani Lovatelli, Ersilia (Roma, 12 ottobre 1840 – Roma, 22 dicembre 1925)
  • Da Ersilia Caetani Lovatelli a Emilia Peruzzi, s.d. (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Restituzione alla Peruzzi della chiave del palco Peruzzi al Teatro La Pergola di Firenze.
    La lettera è listata a lutto per la morte del marito di Ersilia avvenuta nel 1879 o per il padre deceduto nel 1882.
    Ersilia Caetani Lovatelli (Roma, 12 ottobre 1840 – Roma, 22 dicembre 1925) è stata un'archeologa e accademica italiana, la prima donna a entrare nell'Accademia dei Lincei nel maggio 1879.


    Carducci, Giosué (Valdicastello, 27 luglio 1835 – Bologna, 16 febbraio 1907)
  • Da Giosuè Carducci a Gaspero Barbera, Bologna, 7 giugno 1871 (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Trasporto delle ceneri di Ugo Foscolo a Santa Croce a Firenze.
    Gaspero Barbèra (Torino, 12 gennaio 1818 – Firenze, 1880) è stato un editore e tipografo italiano. Dal 1840 a Firenze lavorò per quattordici anni presso la Casa Editrice di Felice Le Monnier.
  • Da Giosué Carducci a Irma Letizia Marchiori di Lendinara, Madesimo, 27 agosto 1897 (4 pagine, 3 manoscritte )
  • Vita e opere di Alberto Mario, marito di Jessie Jane Meriton White, entrambi patrioti e seguaci di Garibaldi.
    Irma Letizia Marchiori di Lendinara, maritata De Zinis, benefattrice e filantropa, sostenitrice del locale asilo infantile cui donò il 24 febbraio 1914, con testamento, il fondo terreno e fabbricati, in Lendinara, denominato “Villino Irma”.
    Alberto Mario (Lendinara, 4 giugno 1825 – Lendinara, 2 giugno 1883) è stato un politico e giornalista italiano., marito di Jessie Jane Meriton White, patriota e seguace di Garibaldi.
    Jessie Jane Meriton White, spesso chiamata Jessie White Mario o Jessie Mario dal cognome del coniuge (Portsmouth, 9 maggio 1832 – Firenze, 5 marzo 1906), scrittrice e filantropa inglese naturalizzata italiana, anche lei patriota e seguace di Garibaldi.


    Cecconi, Eugenio (Firenze, 4 febbraio 1834 – Firenze, 15 giugno 1888)
  • Da Eugenio Cecconi ad un cardinale, Firenze, 21 ottobre 1883 (biglietto con stemma vescovile in rilievo, 2 facciate, 1 manoscritta)
  • “Firenze 21 Ottobre 83
    Gentilissimo eg. Card, Leggerò con interesse quella dolorosa materia …………………………………………
    Devmo x E. Arc. Di Firenze”
    Eugenio Cecconi è stato arcivescovo di Firenze dal 1874 al 1888.


    Chini, Pietro (Borgo San Lorenzo, 1876 – Borgo San Lorenzo, 1952)
  • Da Pietro Chini al nipote Tito Chini, Borgo San Lorenzo, 26 luglio 1917 (4 pagine, 2 manoscritte + busta)
  • Lavori di decorazione di una villa nei dintorni di Arezzo.
  • Da Pietro Chini al nipote Tito Chini, Borgo San Lorenzo, 30 luglio 1917 (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Lavori di decorazione di una villa nei dintorni di Arezzo.
    Pietro Chini, nato nel 1876, figlio di Tito e fratello di Chino, è con questo e col cugino Galileo tra i fondatori delle Fornaci San Lorenzo, che però abbandona già nel 1909. Figura non precisamente definibile, lo troviamo quasi sempre attivo in collaborazione. Nel 1908 con Galileo e Chino per la decorazione dell’oratorio della Misericordia di Borgo San Lorenzo.
    Nel 1911 con Galileo e Dino per gli allestimenti decorativi per l’Esposizione di etnografia Italiana che si tiene a Roma. Nel 1913 con Chino e Dino per la decorazione dei padiglioni della prima Esposizione Agricola, Industriale e Artistica Mugellana.
    Nel 1920 - 1922 col nipote Tito alle pitture di Villa Pecori Giraldi. Infine nel 1931, sempre con Tito, per la decorazione interna del nuovo Palazzo Comunale di Borgo San Lorenzo. Ha costanti rapporti con la Confraternita della Misericordia, che gli affida anche commissioni personali: nel 1916 decora le nuove cappelle del cimitero della Confraternita, tra il 1927 e il 1930 soprintende per la parte artistica ai lavori di ampliamento della sede della Confraternita. Muore a Borgo San Lorenzo nel 1952.
    Tito Chini, figlio di Chino nasce a Firenze nel 1898. Compie gli studi presso la Scuola d’Arte di Piazza Santa Croce a Firenze. Collabora giovanissimo con le Fornaci San Lorenzo, delle quali dopo il 1925 diviene direttore artistico, dopo l’abbandono di questa carica da parte di Galileo. Sono notevoli i suoi tentativi per dare alla produzione della fabbrica una svolta nuova.
    Tra le sue opere più importanti dobbiamo ricordare le vetrate dell’Hotel Roma a Firenze, degli anni Venti, che sono forse la sua prima grande opera. Numerose sono ancora le sue opere sparse nella zona del Mugello.
    Sul finire degli anni Trenta collabora alla progettazione del complesso termale di Castrocaro. Per questa opera esegue numerose decorazioni sia pittoriche che in ceramica.
    Di grande interesse, in questo complesso, è il Padiglione delle Feste progettato dallo stesso Tito che ne cura anche l’allestimento interno. Molto interessanti sono vari pannelli sia in ceramica che dipinti e soprattutto il pavimento decorato con navi. Per quanto riguarda la sua intensa attività di pittore e decoratore dobbiamo ricordare gli affreschi eseguiti nel Tempio Ossario di Bassano del Grappa, nel Duomo di Schio. nell’Ossario del Pasubio e nel Caffé Margherita di Viareggio. Muore a Desio nel 1947.


    Ciuffa, Saturnino (Montecompatri, 1848 – 1901)
  • Da Saturnino Ciuffa a destinatario sconosciuto, Roma, 3 agosto 1888 (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Riforma del Calendario Gregoriano.
    Persone citate nella lettera: padre Cesare Tondini ne’ Quarenghi, Gaston Armelin, abate Marco Mastrofini.
    Saturnino Ciuffa fu avvocato e scrittore.


    Civinini, Giuseppe (Pisa, 11 aprile 1935 – 19 dicembre 1871)
  • Chiamata del Generale Giuseppe Garibaldi ai miei compagni d’armi
  • Napoli, 8 novembre 1860 (1 pagina a stampa)
    Tipografia all’insegna del Salvator Rosa
  • Dottrina garibaldina – Catechismo da farsi ai giovanetti italiani dai 15 ai 25 anni
    (Dalla Lanterna Magica di Milano)
    Pesaro, Tipografia Fratelli Rossi, 1866 (14 pagine a stampa)
  • Fotografia di Giuseppe Civinini
  • Alla Signora G. Ruffino ricordo di rispettosa amicizia G. Civinini
  • Agli elettori del Collegio di Pistoia – Città, Firenze, 24 Marzo 1867 (3 pagine a stampa + busta con indirizzo manoscritto)
  • Illmo Sig. Alessandro Arrighi – Pistoia
  • Dispaccio telegrafico N° 316, Pistoia, 31 dicembre 1869 (1 pagina manoscritta + busta)
  • Indirizzato alla signora Gioconda Civinini, madre di Giuseppe, subito dopo la sua elezione alla Camera dei Deputati.
  • Da Giuseppe Civinini presumibilmente al Sig. Cappellano, Pistoia, 2 Agosto 1889 (2 pagine manoscritte)
  • Risposta ad una lettera del 30 luglio 1889.
  • Da Giuseppe Civinini al Sig. Cappellano, Pistoia, 28 Agosto 1889 (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Risposta ad una lettera del cappellano del 27 agosto 1889.
  • Da Giuseppe Civinini al Sig. Cappellano, Pistoia, 31 Agosto 1889 (4 pagine, 4 manoscritte)
  • Esame dei certificati ipotecari Cicambelli e consigli di cautela su un prestito di 5.000 lire. Parere favorevole all’istruzione della pratica di mutuo. Ipoteche a favore di Adelaide Nistri.
  • Da Giuseppe Civinini al Sig. Cappellano, Pistoia, 2 Settembre 1889 (2 pagine manoscritte)
  • Risposta ad una lettera dell’1 settembre 1889.
    Stipula di un contratto di mutuo con i coniugi Sardi previsto mercoledì 4 settembre 1889.
  • Da Giuseppe Civinini al Sig. Cappellano, Pistoia, 5 Settembre 1889 (pagine manoscritte)
  • Data dell’appuntamento da stabilire fra gli interessati per la stipula del contratto di mutuo.
  • Da Giuseppe Civinini al Sig. Cappellano, Pistoia, 2 Ottobre 1889 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Denunzia all’Agenzia delle Tasse.
  • Da Giuseppe Civinini al Sig. Cappellano, Pistoia, 10 Maggio 1890 (2 pagine manoscritte)
  • Consigli di carattere finanziario e fiscale e comunicazione dell’impossibilità di sottrarsi al pagamento delle tasse.
  • Da Giuseppe Civinini al Sig. Cappellano, Pistoia, 31 Maggio 1890 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Risposta alla lettera del 30 maggio 1890.
    Non ci sarà risposta prima del 10 giugno 1890.
  • Arturo Linaker, discorso commemorativo di Giuseppe Civinini pronunciato nel salone del Palazzo Comunale di Pistoia il XXVII Aprile MCMIV per deliberazione del Comune. (32 pagine a stampa)
  • Pistoia, Tipografia Niccolai, 1904.


    Conti Castelli, Mathieu
  • Dal Nobiluomo Giovanni Biavati al Marchese Mathieu Conti Castelli, Lucca, 16 giugno 1823 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Il Nobiluomo Giovanni Biavati mette a disposizione la propria tenuta per il soggiorno del Marchese ai bagni termali e lo informa che Demidoff darà una bellissima festa con balli e rappresentazioni teatrali.
    Giovanni Biavati aveva una tenuta a San Colombano, comune di Capannori, Lucca.
  • Dal Nobiluomo Giovanni Biavati al Marchese Mathieu Conti Castelli, Lucca, 16 luglio 1823 (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo, 2 bianche)
  • Il Biavati scrive al Marchese assicurandogli i propri servizi per la prenotazione di un “quartiere” ai Bagni di Lucca con una camera con due letti, una camera da ricevere, una camera per altro uso e due letti per i domestici per il periodo dal 1° al 15 agosto.
  • Da Giovanni Biavati al Marchese Mathieu Conti Castelli, Lucca - Lunedì (1 pagina manoscritta e una con indirizzo)
  • La lettera riporta un bel sigillo in ceralacca con un cuore ornato e un fiore e la dicitura Elle Part du Coeur.
    Si scrive di villeggiatura e del Principe Demidoff, che è arrivato accompagnato da alcune signore russe.
    Persone citate nella lettera: Vostra Signora Compagna (Eleonora di Luigi Albergati), Signora Marescotti, Signora Parra e Principe Niccolò Demidoff.


    Corsi, Tommaso (Livorno 1814 - Firenze 1891)
  • Carteggio relativo alla corrispondenza di Tommaso Corsi, politico toscano, con il Conte Antonio Greppi, Ciambellano di S.M.I. e R. a Milano.
    Le lettere sono 7, dal 1821 al 1830 (28 pagine, 11 manoscritte e 7 con indirizzo)
  • Sigilli in ceralacca rossa e nera. Una lettera è listata a lutto.
    Il carteggio tratta argomenti di carattere personale con riferimenti agli spostamenti della Corte del Granduca, al Conte Oppizzoni ed al Principe Rospigliosi.
    Tommaso Corsi per incarico di gruppi toscani, trattò nel 1859 col Cavour; caduta la dinastia granducale, resse la prefettura di Firenze e fu poi ministro senza portafoglio (aprile-luglio 1860), e dell'Agricoltura, industria e commercio nell'ultimo gabinetto Cavour (luglio 1860-marzo 1861). Deputato di San Casciano, nel 1873 fu eletto senatore.


    Costa, Filippo
  • Da Filippo Costa a Felice Giammarioli, Firenze, 27 maggio 1867 (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Uno dei patrioti responsabili del Centro dell'emigrazione romana comunica all'avvocato Felice Giammarioli di Milano le iniziative intraprese volte a sostenere economicamente gli esuli romani, avvalendosi anche della collaborazione di Giuseppe Garibaldi, di cui sono citati i destinatari delle lettere che erano allegate: 1°. S. Delfinoni – Milano, 2°. S. Olginati – Como, 3°. S. Perducca – Pavia, 4°. S. Pessina – Como, 5°. Plevani – Brescia.
  • Da Filippo Costa a Felice Giammarioli, Firenze, 1° giugno 1867 (4 pagine, 2 manoscritte + busta)
  • Risposta alle lettere del 28 e 29 maggio. E’ stato avvertito il colonnello Giacinto Bruzzesi dell’invio di vaglia ad Alessandria d’Egitto per i signori Cesare Lunel, Domenico Diamanti e Guido Rastrelli. Preavviso di invio di denaro al signor Delfinoni. Citato il nome di Mattia Montecchi, uno dei fondatori del Comitato Nazionale Romano.


    Crispi, Francesco (Ribera, 4 ottobre 1818 – Napoli, 11 agosto 1901)
  • Da Francesco Crispi al Presidente del Circolo Artistico Internazionale di Roma (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Rammarico per non poter intervenire ad una manifestazione del Circolo.


    De Genova di Pettinengo, Ignazio (Biella, 28 febbraio 1813 – Moncalieri, 2 novembre 1896)
  • Da Ignazio de Genova di Pettinengo ad Antonio Davide Winspeare, duca di Salve, Sindaco di Napoli, Napoli, 4 marzo 1876 (4 pagine manoscritte)
  • Risposta ad una lettera del sindaco in merito ad incidenti avvenuti a Napoli causati dalle truppe al comando del Pettinengo (leggi violate, rivolta, aizzamenti fra le persone armate), culminati in una querela sporta dal sindaco stesso contro il dirigente del Carro.


    De Martino, Giacomo (Tunisi, 7 dicembre 1817 – Pontedera, 6 aprile 1879)
  • Da Giacomo De Martino al conte Luigi Cambray Digny, 15 febbraio [1876] (4 pagine manoscritte)
  • Crisi delle Ferrovie Romane, licenziamento di 150 e più impiegati.


    Donaldson, Thomas Leonard Leverton (1795 – 1885)
  • Da L. Donaldson a destinatario sconosciuto (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Roma 58 Via del Babuino
    25 Marzo 1869
    Thomas Leonard Leverton Donaldson (1795-1885), illustre architetto inglese.


    Falorsi, Guido (1847-1920)
  • Da Guido Falorsi a Emilia Peruzzi, Firenze, 30 Dicembre 1874 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Il Falorsi si rammarica di non aver potuto accettare l'invito della Sig.ra Emilia alla villa dell’Antella.
    Professore di letteratura e storia dell’arte, ha pubblicato numerosi libri di storia antica, mitologia, storia greca, storia romana, disegno storico della letteratura, Firenze brutta, le concordanze dantesche, glorie patrie, guardare e pensare, ecc.


    Fantastici Rosellini, Massimina (Firenze, 8 giugno 1789 – Lucca, 24 gennaio 1859)
  • Da Massimina Fantastici V.a Rosellini a Ottavia Borghese Ved.a Masino di Mombello, Firenze, 7 agosto 1846 ( 4 pagine manoscritte)
  • Viaggi, arte, letteratura, visita a Firenze della baronessa siciliana Giuseppina Turrisi Colonna, poetessa e patriota.
    Massimina Fantastici Rosellini, scrittrice, figlia dell'improvvisatrice F. Fantastici Sulgher; scrisse un poema in ottave (Amerigo, 1843), una tragedia (I Pargi, 1838), una commedia (Il compare, 1843) e soprattutto opere educative (Letture pei fanciulli, 1837; Dialoghi e racconti, 1859). Notissimo il suo salotto letterario fiorentino.


    Fontanelli, Carlo
  • Da Carlo Fontanelli alla Sig.ra Emilia, 4 Maggio [tra il 1880 ed il 1890]
    (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Lettera del Prof. Carlo Fontanelli alla Gentilissima Sig.ra Emilia [Peruzzi]
    Fontanelli si scusa con la Peruzzi per non poterla andare a trovare quella sera, pregandola di poterlo ricevere il giorno seguente dopo pranzo.


    Fucini, Renato (Monterotondo, Massa Marittima, 8 aprile 1843 – Empoli, 25 febbraio 1921)
  • Bel componimento poetico autografo di Renato Fucini, firmato e datato Vernio settembre 1884, intitolato “Cimitero in montagna” (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Poeta e scrittore, noto anche con lo pseudonimo di Neri Tanfucio, autore dei “Cento sonetti in vernacolo pisano”.
    Renato Fucini, patriota e garibaldino convinto, partecipò entusiasticamente ad Empoli, dove studiava, alle manifestazioni in occasione della deposizione di Leopoldo II e dell’annessione del Granducato di Toscana al Regno d’Italia.
    Frequentò a Pisa, ma senza successo, la facoltà di medicina e conseguì invece la licenza in agraria. Fucini non riuscì a trovare una occupazione come agronomo e nel giugno del 1865 trovò impiego come aiuto ingegnere presso l’ufficio tecnico del Comune di Firenze.


    Gallia, Marianna
  • Da Marianna Gallia al marito Eliodoro Lombardi.
    Brescia, lì 24 luglio 1865 (4 pagine, 3 manoscritte)
    Brescia, lì 9 ottobre 1865 (4 pagine, 3 manoscritte)
    Domenica 2 dopo mezzodì (4 pagine manoscritte)
  • Eliodoro Ignazio Lombardi. - Patriota e poeta, nato a Trapani il 6 aprile 1834, morto a Palermo il 16 marzo 1894.


    Garibaldi, Giuseppe (Nizza, 4 luglio 1807 – Caprera, 2 giugno 1882)
  • Da Giuseppe Garibaldi al fratello Michele, Caprera, 6 marzo 1865 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Pagamento di un mensile a Battistina Ravello da cui Garibaldi ebbe una figlia, Anna Maria Imeni, soprannominata Anita e richiesta di carciofi “morre de vudeo”.
  • Da Giuseppe Garibaldi al Signor Malatesta, Caprera 10 Ottobre 1876 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Caro Sig. re Malatesta
    Son giunti i due caratelli……………………………
    Grazie Sempre Vostro G. Garibaldi


    Giacchi, Pirro Giuseppe (Verghereto, 24 maggio 1817 – Firenze, 1878)
  • Da Pirro Giacchi ad un giornalista del giornale “La Nazione” di Firenze, 19 aprile 1863 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Raccomandazione per Padre Cristoforo da Pisa per la pubblicazione di reclami da condurre sulle colonne del giornale.
    Pirro Giacchi, avvocato, letterato, poeta, musicista, scrittore, patriota, garibaldino.


  • Da Pirro Giacchi ad Alfonso Andreozzi, Firenze, 14 ottobre 1873 (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Dalla drogheria Casoni, via della Spada, Firenze, gentile richiesta di un invito a pranzo.
    Alfonso Andreozzi, avvocato e sinologo; fra le sue opere: Le leggi penali degli antichi cinesi (1878); Il dente di Budda (1883), parziale traduzione del romanzo cinese Shui-hu Chuan.


    Gianni, Francesco Maria (Firenze, 4 novembre 1728 – Genova, 1821)
  • Da Francesco Maria Gianni ad Antonio Serristori, Pisa, 22 marzo 1794 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Richiesta di intercessione verso S.A.R. Ferdinando III Granduca di Toscana per un periodo di riposo.
    Francsco Maria Gianni e Vittorio Alfieri frequentarono il salotto senese di Teresa Regoli Mocenni. Teresa era la madre di Quirina Mocenni Magiotti, la “donna gentile” di Ugo Foscolo.


    Ginori Conti, Giovanni
  • Carteggio composto da 112 lettere inviate dal Conte Giovanni Ginori a don Antonio Greppi, 3° Conte di Bussero e Corneliano, nipote ed omonimo di Antonio Greppi, fondatore della dinastia e dell'impero economico Greppi di Milano.
    (Pagine manoscritte: 184 + 110 pagine con indirizzo del destinatario e mittente, annotazioni e disegni).
  • Sigilli con stemma Ginori in ceralacca rossa e nera.
    Il Conte Giovanni Ginori, marito di Maria Anna de Conti, figlio del Conte Giuseppe Ginori Conti, fu Gran Ciambellano di Ferdinando III di Toscana e del Granduca di Toscana Leopoldo II.


    Ginori Lisci, Lorenzo Carlo
  • Carteggio composto da quattro lettere autografe del Marchese Leopoldo Carlo Ginori Lisci, di cui tre indirizzate al Conte Antonio Greppi nel 1825 ed una al nipote di quest'ultimo, Conte Giuseppe Greppi, sempre a Milano nel 1829. (16 pagine, 6 manoscritte e 4 con indirizzo)
  • Scritte nel periodo in cui Ginori ricopriva la carica di Ciambellano e Consigliere intimo del Granduca di Toscana Leopoldo II d'Asburgo Lorena, che viene sempre citato in tutte le lettere.
    Il marchese Leopoldo Carlo Ginori Lisci (Firenze 9 agosto 1788 ¬ Firenze 18 marzo 1837) aggiunse il cognome Lisci della madre Maria Francesca a quello storico Ginori della famiglia, secondo la volontà di quest'ultima.


    Giuria, Pietro (Savona, 25 gennaio 1816 – Genova, 21 dicembre 1876)
  • Da Pietro Giuria a destinatario sconosciuto, Genova, 11 febbraio 1870 (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Il destinatario potrebbe essere Luigi Sambolino, editore e stampatore del libro di Pietro Giuria “L'uomo, la scienza e la società. Osservazioni di Pietro Giuria, dedicate al P. Tommaso Pendola, precedute da una lettera del P. Angelo Secchi”.
    Editore: Dalla Tipografia di Luigi Sambolino, Genova., 1871


    Gnoli, Domenico (Roma, 6 novembre 1838 – Roma, 12 aprile 1915)
  • Da Domenico Gnoli a Nello Toscanelli, 21 gen. 1912 (4 pagine, 2 manoscritte)
    Alla lettera è acclusa la poesia “La calcara” firmata con lo pseudonimo Giulio Orsini
  • “21 gen. 912
    Caro Toscanelli,
    ho aspettato fino alla 5 ½. Nell’uscire, il portiere m’ha detto che c’era stato un signore, cha aveva suonato alla mia porta e non gli avevano risposto………………………………………


    Gotti, Aurelio (Firenze, 16 marzo 1833 - Roma, 7 gennaio 1904)
  • Da Aurelio Gotti a Ubaldino Peruzzi, Firenze, 21 Marzo 1888. di casa (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Aurelio Gotti invia ad Ubaldino Peruzzi “altre due lettere sue, con gli originali, veda se me le spiccia subito, perché vorrei, se sarà possibile, nell’Aprile pubblicare il Volume III parte I”.


    Govi, Gilberto (Mantova, 21 settembre 1826 – Roma, 29 giugno 1889)
  • Da Gilberto Govi ad Emilia Peruzzi, 3 Marzo 1863 (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo)
  • Gilberto Govi si lamenta del suo stato di salute e che gli duole il capo, scrive che le poesie gli sono piaciute, meno quelle del Pellico e si riserva di parlargliene meglio di persona.
    Non riesce a capire chi sia “quello che parte per Firenze” e quindi non è in condizioni di darne il nome alla Peruzzi, alla quale chiede migliori spiegazioni al riguardo.


    Greco, Agesilao (Caltagirone, 17 gennaio 1866 – Roma, 17 ottobre 1963)
  • Da Agesilao Greco a Pilade Pollazzi, Roma, 18 maggio 1912 (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Comunicazione dell’invio della seconda edizione del suo libro “La Spada e la sua Disciplina d'Arte”


    Guerrazzi, Francesco Domenico (Livorno, 12 agosto 1804 – Cecina, 23 settembre 1873)
  • Da Francesco Domenico Guerrazzi a Giuliano Mazzoni, Livorno, 18 dicembre 1845
    (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo)
  • Perizia su documenti esistenti a Livorno e Firenze per una questione presentata alla Corte Regia.
    Persone citate nella lettera: Adriano Lemmi, Luigi Duclou, Cosimo Vanni e sig. Brunone.
  • Da Francesco Domenico Guerrazzi a Cosimo Vanni, Livorno, 25 aprile 1848 (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo)
  • Raccomandazione per un aiuto, disponibilità di soldi, patriottismo, prigionia, vicende tedesche, governo traditore e stupido, cacciata tedesca, ministero da subire o fare una rivoluzione.


    Lagarde, Pierre Francois Marie Denis de (Paimpol, 1768-1848)
  • Da P. Lagarde al signor maire d’Empoli, Firenze, 14 Ottobre 1813 (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Rarissima lettera ufficiale su carta filigranata con stemma DIRECTION GENERALE DE LA POLICE DE TOSCANE.
    Pierre Francois Marie Denis de Lagarde, Comandante della Polizia Napoleonica in Toscana, scrive al Sindaco (maire) di Empoli, Luigi Busoni, per informarlo che l'Imperatore ha deciso di far rispettare la pace con l'uso delle armi.
    Nella lettera il Lagarde ordina al Busoni di far rispettare gli ordini dell'Imperatore ed a segnalare alla Polizia Napoleonica ogni manovra e persona sospetta.
    Segue una nota per il Clero, obbligato ad elogiare durante la messa Napoleone Bonaparte.


    Linaker, Arturo (Pistoia, 3 settembre 1856 – Firenze?, fine marzo 1932)
  • Da Arturo Linaker a Pilade Pollazzi (Rivista fiorentina “Scena Illustrata”, 1930 (cartoncino, 2 pagine, 1 manoscritta)
  • Complimenti per la forma ed il contenuto della rivista e per il ricordo delle glorie, dell’arte e della letteratura della patria agli italiani “sparsi pel mondo”.


    Mario, Alberto (Lendinara 1825 - ivi 1883) e Mario Jessie White (Hampshire 1832 - Firenze 1906)
  • Da Alberto Mario al Maggiore Guerzoni, Monterotondo 1° Novembre 1867 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Lettera del patriota e letterato autore de La camicia rossa (1862) memoriale sulla spedizione dei Mille in Sicilia, tra i principali esponenti del partito federalista italiano, indirizzata al maggiore Guerzoni, nella quale lo informa che quest'ultimo è stato "nominato Presidente di un consiglio di Guerra unitamente ai Signori Giudeci, Barrili, Cavalli e Cappello...". Nell'ottobre 1867 Alberto Mario era partito volontario per combattere con Giuseppe Garibaldi, di cui fu "Sotto Capo di Stato Maggiore Generale" nella battaglia di Mentana (3 Novembre 1867).
  • Da Jessie White Mario ad un’amica, [1871] (2 pagine manoscritte)
  • Lettera senza data, (ascrivibile al 1871 come si evince dal contenuto della missiva) moglie di Alberto Mario, soprannominata da Giuseppe Mazzini “La Giovanna d'Arco della causa italiana”, dapprima infermiera dell'esercito garibaldino e in seguito saggista, giornalista e filantropa, autrice di una biografia sull'Eroe dei due mondi. La lettera è diretta ad un'amica, con la quale la informa sugli spostamenti di Giuseppe Garibaldi in Francia, durante il conflitto Franco-Prussiano, in cui il Generale aveva preso il comando dell'Armata dei Vosgi. "Garibaldi will probably be elected for Nice. I go with him to Bordeaux on 13th or 14th...".


    Masetti, Marco
  • Carteggio composto da 88 lettere inviate dal Conte Marco Masetti di Firenze a don Antonio Greppi, 3° Conte di Bussero e Corneliano, nipote ed omonimo di Antonio Greppi, fondatore della dinastia e dell'impero economico Greppi di Milano. (Pagine manoscritte: 159 + 88 pagine con indirizzo del destinatario e mittente, annotazioni e conteggi)
  • Sigilli con stemma Masetti in ceralacca rossa, verde, nera ed oro.
    Il Conte Marco Masetti, nato a Firenze il 10 Dicembre 1793, ricoprì importanti cariche nel Granducato di Toscana, quali Commesso della Regia Segreteria di Stato, Ciambellano di Corte di Toscana, uno dei 12 Membri della Congregazione dei Buonomini di S. Martino, istituzione nata per aiutare i poveri bisognosi della città.
    Marito della nobile Urania Beroardi Dragomanni ebbe un'unica figlia, l'amata Marianna, scomparsa prematuramente a 18 anni.
    Il Conte morì a Firenze nel 1846 a soli 52 anni.


    Mastai Ferretti, Luigi (1814 – 1887)
  • Da Luigi Mastai Ferretti a Luigi Carlo Farini, Gaeta, 12 dicembre 1848 (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo)
  • Soggiorno del papa Pio IX a Gaeta dopo la fuga da Roma.
    Il conte Luigi Mastai Ferretti era il nipote di Papa Pio IX in quanto figlio del Conte Gabriele Mastai Ferretti (Senigallia, 31 maggio 1781 – Senigallia, 1869), fratello di Pio IX.
    Sposò nel 1858 la principessa Teresa Del Drago.


    Mazzini, Giuseppe (Genova, 22 giugno 1805 – Pisa, 10 marzo 1872)
  • Da Giuseppe Mazzini (Josehp Mazzini) a Michele Accursi, 7 Ottobre 1852 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Lettera del patriota repubblicano morto nel 1872 a Pisa sotto falso nome, diretta a Michele Accursi, patriota e seguace di Mazzini dal 1832 al 1848. Alcuni storici, ma non è provato, scrivono che l’Accursi tradì i suoi compagni rivelando la loro identità e diventando un informatore del papa. "Toute communication faite à mon ami Michel Accursi parvindra sûrement et directement à ma conaissance...".


    Menabrea, Luigi Federico (Chambéry, Savoia, 4 settembre 1809 - Saint-Cassin, Chambéry, 25 maggio 1896)
  • Da Luigi Federico Menabrea a Ruggiero Bonghi, 8 Ottobre 1863 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Il Ministro dei Lavori Pubblici
    Per recarvi da Torino a Poggio dovete ritornare nella vettura della Sigra Emilia che farà parte del treno reale.
    Vostro affezionatissimo
    F Menabrea


    Monte San Savino
  • Jacopo Galletti, Monte San Savino, 18 agosto 1678 (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Jacopo Galletti, del già Sig.e Francesco Galletti di Monte San Savino contesta gli atti legali depositati in giorni di festa.
    Documento relativo alla lite tra Jacopo Galletti, curatore di Ippolita Veltroni, e Rocco Galletti, curatore degli eredi del letterato e cabalista Pier Francesco Minozzi.
  • Lettera di Fulvio Bacci, Firenze, 31 agosto 1743, ( 2 pagine manoscritte)
  • Fulvio Bacci scrive in merito all'amministrazione di beni in Monte San Savino.
    Lettera inviata da Firenze dal prelato e agente Fulvio Bacci al suo superiore in Monte San Savino in merito all'amministrazione dei beni ecclesiastici facenti capo alla diocesi di Arezzo - Monte San Savino.
  • Lettera di Anton Leone Restorelli, Monte San Savino, 16 maggio 1767 (4 pagine, 3 manoscritte)
  • L'Arciprete Anton Leone Restorelli polemizza sulle messe e i riti ad esse collegate.
    Accesa polemica sui riti nelle chiese e monasteri della diocesi aretina.
    Anton Leone Restorelli (1704-1786), primo arciprete di Monte San Savino, cronachista locale.
  • Lettera di Girolamo Forlani, Monte San Savino, 7 gennaio 1768 (2 pagine manoscritte)
  • Lettera di Girolamo Forlani, agostiniano, ex abate di Monte San Savino in merito all'elezione del nuovo priore e all’ambizione di un certo Bucci: "...co l'idea che gli faccia un gran stato e lo renda singolare e necessario il titolo di Vicario del S. Uffizio, ha fatti e fa forti impegni...".
  • Lettera di Alessandro Galletti, Volterra, 28 Marzo 1772 (2 pagine manoscritte)
  • Mons. Alessandro Galletti e il viatico a Giuseppe Dumesnil
    Lettera del vescovo di Volterra, mons. Alessandro Galletti, che interviene personalmente nella gestione di un livello in territorio di Monte San Savino
    Alessandro Galletti fu Vescovo di Volterra dal 1768 al 1782.
  • Da Angiolo Franceschi a suor Tersa Galletti, Arezzo, 2 settembre 1786 (2 pagine manoscritte, 1 con indirizzo)
  • Trasferimento di una suora presso il monastero di Santa Margherita
    Il vescovo di Arezzo, Angiolo Franceschi, comunica a suor Teresa Galletti, del monastero di S. Chiara di Monte San Savino, che entro breve termine sarà possibile il suo trasferimento al monastero di S. Margherita (verosimilmente il monastero di Arezzo, soppresso nel 1866).


    Morelli, Carlo (Campiglia Marittima (Li), 6 dicembre 1816 – Firenze, 13 settembre 1879)
  • Da Carlo Morelli a Emilia Peruzzi, Da casa, 9 Ottobre 1869 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Restituzione di un catalogo e impegno a trovare un libro cercato dalla Peruzzi, cercandolo presso le biblioteche della Provincia di Firenze.


    Niccolini, Giovan Battista (Bagni di San Giuliano, 29 ottobre 1782 – Firenze, 20 settembre 1861)
  • Da Giovan Battista Niccolini a Francesco Domenico Guerrazzi, 25 luglio 1853 (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo)
  • Dolore per la partenza o per l’esilio.


    Palazzi, Giovanni
  • Lettera di Giovanni Palazzi al Professor Giuseppe Gallia, Firenze, 5 Gennaio 1878 (4 pagine manoscritte)
  • Il destinatario della missiva è il Professor Giuseppe Gallia, erudito segretario perpetuo dell'Ateneo di Brescia.
    Palazzi lamenta le cattive condizioni economiche dell'industria e del commercio di Firenze e che si trasferirebbe volentieri da questa città, dove è stato impiegato per sette anni nell'Uffizio d'Arte Municipale come disegnatore, ed ha sentimenti di gratitudine per Aleardo Aleardi e per il Sindaco Ubaldino Peruzzi.


    Pascolato, Alessandro (Venezia 1841 - ivi 1905)
  • Da Alessandro Pascolato a Donna Emilia Peruzzi da Madonna di Campiglio, con due date, 17 agosto 1890 e 19 Ag. 90. (2 pagine manoscritte)
  • Cartolina postale
    WELT-POST (UNION POSTALE UNIVERSELLE
    CORRISPONDENZ-KARTE (CARTE POSTALE) (
    ADMINISTRATION D’AUTRICHE.)
    Francobollo con timbro postale di Madonna di Campiglio del 17 agosto 1890
    La cartolina fu scritta durante la villeggiatura di Pascolato a Madonna di Campiglio.


    Pellico, Silvio (Saluzzo, 25 giugno 1789 – Torino, 31 gennaio 1854)
  • Da Silvio Pellico a Padre Raimondo Feraudi, Torino, 15 luglio 1843 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Ricordo di amici comuni e di Giuseppina, sorella del Pellico.
  • Da Silvio Pellico alla sorella Giuseppina, Torino, 13 agosto 1850 (4 pagine, 2 manoscritte, 1 con indirizzo)
  • Incidenti a Torino per la perquisizione ordinata dal Questore nella Casa degli Oblati della Consolata.


    Peruzzi, Ubaldino (Firenze, 2 aprile 1822 – Antella , 9 settembre 1891)
    e Toscanelli Peruzzi, Emilia (Pisa, 14 febbraio 1827 – Antella, 8 maggio 1900)
    Questo epistolario di 55 lettere proviene da partenti della famiglia Altoviti Avila. Vittoria Altoviti Avila, cui sono dirette molte delle lettere che seguono, aveva sposato Giuseppe Toscanelli, fratello di Emilia.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, [1859] (4 p.)
  • Parigi, politica e moda
    Persone citate nella lettera: Francesco Altoviti Avila, Giovanni Battista Thaon, Giuseppe Magnetto, don Gaetano Fantoni, Gemma Toscanelli.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, [1862] (4 p.)
  • Notizie di famiglia, duello, lite Minneci-Forrombroni.
    Persone citate nella lettera: Rosina Toscanelli, Costanza Ciprioni Pietri, famiglia Pazzi, Dermino Capocci, Giuseppe Toscanelli, Pietro Minneci, Enrico Vittorio Fossombroni, Giuliano Carmignani, Paolina Niccolini Alamanni, don Gaetano Fantoni, Giovanni Battista Thaon, don Cesare Baldi.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria , [febbraio 1862] (4 p.)
  • Primo Governo di Bettino Ricasoli.
    Persone citate nella lettera: Giuseppe Pisanelli, Giuseppe Massari, Vittorio Emanuele II, Bettino Ricasoli.
  • Da Ubaldino Peruzzi a Luigi Cibrario (?), Oporto, 7 giugno 1862 (4 p.)
  • Viaggio in Portogallo con visita della villa ove soggiornò esule Carlo Alberto e in Spagna.
    Persone citate nella lettera: Carlo Alberto di Savoia, Augusta di Montleart, padre Antonio Peixoto-Salgado, Caterina Querini Stampalia, Enrichetta Timotea Guadagni Torrigiani.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, [17 gennaio 1863] (3 p.)
  • Discussione di una legge alla Camera e debiti di Giuseppe.
    Persone citate nella lettera: Bettino Ricasoli, Giovan Battista Toscanelli, Leopoldo Galeotti.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 28 gennaio 1863 (4 p.)
  • Politica, Garibaldi, Austria, Inghilterra, Seme Bachi e spese sconsiderate di Giuseppe.
    Persone citate nella lettera: Giovan Battista Giacomelli, Faustino Sanseverino, Vittoria Altoviti Avila, Augusto Franchetti, James Hudson, Rosina Toscanelli.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, Torino, 1° novembre 1863 (4 p.)
  • Parenti ed amici di famiglia.
    Persone citate nella lettera: Elisa Toscanelli, famiglia Franchi, famiglia Crociani, Giuseppe Magnetto, contessa Meshiatis o Mestiatis, Carlo Poerio, Giuseppe Buonamici Altoviti Avila, Giovan Battista Giacomelli, Camilla Gamba Guerrieri Gonzaga, Gilberto Govi, Valentino Pasini, Ferdinando Martini, Giuseppe Toscanelli, Giovan Battista Toscanelli.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, [1863] (4 p.)
  • Viaggio istituzionale a Foggia.
    Persone citate nella lettera: Gaetano Ricasoli, Giovan Battista Toscanelli, Paolo Gamba, Giovan Battista Giacomelli, Luigi Alonzi detto Chiavone, Giuseppe Caruso detto Zi Beppe.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 25 gennaio 1864 (4 p.)
  • Politica e cose di famiglia.
    Persone citate nella lettera: Giuseppe Garibaldi, Agostino Bertani, Benedetto Cairoli, Ubaldino Peruzzi, Antonio Greco, Ferdinando Petruccelli Della Gattina, Vittoria Altoviti Avila, Giovan Battista Toscanelli, Rosina Toscanelli.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 26 gennaio 1864 (3 p.)
  • Famiglia e politica.
    Persone citate nella lettera: Ubaldino Peruzzi, Nello Toscanelli, famiglia Agostini, Vittoria Altoviti Avila, Luigi Adami, Giuseppa Buonamici Altoviti Avila, famiglia Montanelli, Antonio Mordini.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, [settembre 1864] (2 p.)
  • Annuncio dello sgombero di Roma da parte delle truppe francesi.
    Persone citate nella lettera: Vittorio Emanuele II, Francesco Lalli (?), famiglia Morosoli.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 17 settembre 1864 (1 p.)
  • Trattato con la Francia per lo sgombero di Roma da parte delle truppe francesi.
    Persone citate nella lettera: il cuoco della villa della Cava a Pontedera.
  • Da Emilia Peruzzi alla sorella Elisa (?), 18 settembre 1864 (4 p.)
  • Trattato con la Francia per lo sgombero di Roma da parte delle truppe francesi e trasferimento della capitale a Firenze.
    Persone citate nella lettera: Giovan Battista Toscanelli, Vittoria Altoviti Avila, Napoleone III, Giuseppe Toscanelli, Vittorio Emanuele II.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, Torino, 21 settembre 1864 (4 p.)
  • Sdegno dei torinesi per lo spostamento della capitale a Firenze.
    Persone citate nella lettera: Vittoria Altoviti Avila.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 22 settembre 1864 (2 p.)
  • Gravi incidenti a Torino per lo spostamento della capitale a Firenze.
    Persone citate nella lettera: Giovan Battista Toscanelli, Marco Minghetti, Ubaldino Peruzzi.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, [23 settembre 1864] (2 p.)
  • Crisi ministeriale e incidenti a Torino con morti e feriti.
    Persone citate nella lettera: Marco Minghetti, Vittorio Emanuele II, Alfonso Ferrero della Marmora, Giovanni Lanza, Raffaele Conforti, Quintino Sella, Giacomo De Martino.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, Torino, 24 settembre 1864 (3 p.)
  • Dimissioni del Governo, incidenti a Torino, Castefidardo e Ancona
    Persone citate nella lettera: Vittorio Emanuele II, Alfonso Ferrero della Marmora, Giovanni Lanza, Agostino Petitti Bagliani di Roreto, Quintino Sella, Bettino Ricasoli, Raffaele Conforti, Carlo Matteucci, Gustavo Ponza di San Martino, Napoleone III, Leopoldo II, Giovan Battista Toscanelli, Vittoria Altoviti Avila, Ubaldino Peruzzi
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, Lago di Como, sul vapore, 29 settembre 1864 (1 p.)
  • Viaggio sul lago Maggiore, sul lago di Como, Valtellina e Toscana.
    Persone citate nella lettera: Emilio Visconti Venosta, Renato Fucini, Elisa Toscanelli, Giovan Battista Toscanelli.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, 23 dicembre 1864 (1 p.)
  • Auguri per l’onomastico di Vittoria.
    Persone citate nella lettera: Angiola Cipriani Toscanelli, Rosina Toscanelli, Giuseppe Toscanelli, Ubaldino Peruzzi.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 27 dicembre 1864 (4 p.)
  • Morte del padre di Emilia e dissapori tra Giuseppe e Vittoria.
    Persone citate nella lettera: Vittoria Altoviti Avila, Ubaldino Peruzzi, Giovan Battista Toscanelli, Rosina Toscanelli.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 17 gennaio 1865 (4 p. su carta listata lutto)
  • Problemi economici per La Stampa di Torino e visita di Vittorio Emanuele II e Napoleone III.
    Persone citate nella lettera: Ruggiero Bonghi, Giuseppe Finzi, Ubaldino Peruzzi, Marco Minghetti, Silvio Spaventa, Pasquale Atenolfi, Giovanni Barracco, Vittorio Emanuele II, Vittoria Altoviti Avila, Napoleone III.
  • Da Emilia Peruzzi ad amico o professionista, 7 novembre 1865 (1 p. su carta listata a lutto)
  • Un appuntamento a Firenze.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, [1866] (2 p.)
  • Incendio a Trieste della fregata austriaca Novara che parteciperà alla battaglia di Lissa.
    Persone citate nella lettera: Ignazio de Genova di Pettinengo, Achilte Polti, Olivier Èmile Ollivier, don Gaetano Fantoni.
  • Da Ubaldino Peruzzi a Pietro ….., Firenze, 20 marzo 1867 ) (1 p.)
  • Problemi economici dei Peruzzi.
    Persone citate nella lettera: Adriano Mari.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, 17 dicembre 1867 (4 p.)
  • Complimenti ed incoraggiamenti per la difficile vita coniugale di Vittoria.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, [marzo 1868] (4 p.)
  • Moda, feste e teatro.
    Persone citate nella lettera: Giuseppa Buonamici Altoviti Avila, Angelina Toscanelli, Leopolda Strozzi, Ubaldo Maggi, Camilla Guerrieri Gonzaga.
  • Da Emilia Peruzzi a Giovan Battista Giacomelli (?), Cairo, 25 novembre 1869 (3 p.)
  • Cairo, inaugurazione del canale di Suez, Sakkara, piramidi, deserto.
    Persone citate nella lettera: Ruggiero Bonghi, Jacopo Virgilio, Antonio Cipolla, Giuseppe Prospero Revere, Vittoria Altoviti Avila.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, [5 gennaio 1870] (1 p.)
  • Arrivo a Brindisi dal Cairo dopo l’inaugurazione del canale di Suez.
    Persone citate nella lettera: Enrichetta Timotea Guadagni Torrigiani, Giuseppe Toscanelli, Elisa Toscanelli.
  • Da Emilia Peruzzi a parenti o amici, 5 gennaio 1870 (1 p.)
  • Arrivo a Brindisi dal Cairo dopo l’inaugurazione del canale di Suez.
  • Da Emilia Peruzzi a parenti o amici, 5 gennaio 1870 (1 p.)
  • Arrivo a Brindisi dal Cairo dopo l’inaugurazione del canale di Suez.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, [4 dicembre 1871] (4 p.)
  • Visita dell’Imperatore del Brasile Pietro II, ricevimento a Palazzo Vecchio, teatro della Pergola, epidemia di difterite Roma.
    Persone citate nella lettera: Pietro II, Ubaldino Peruzzi, Raffaello Foresi, Giannina Milli, Ugo Schiff, Renato Fucini, Elisa Toscanelli, Giuseppe Toscanelli, Pietro Bastogi, Corbizzo Altoviti Avila, Edmondo De Amicis, famiglia Gamba, famiglia Guerrieri.
  • Da Ubaldino Peruzzi a Piero Puccioni, Firenze, 28 Aprile 1872 (1 p.)
  • Molto probabilmente si tratta della Relazione sullo schema di legge per disposizioni sul saggio e sul marchio dei metalli preziosi.
    Piero Puccioni nacque a Firenze il 2 settembre 1833 e ivi morì il 5 aprile 1898.
    Laureato in Giurisprudenza, Avvocato, Pubblicista, Giornalista.
    Deputato e Senatore del Regno d’Italia.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 11 ottobre 1874 (8 p.)
  • Rimproveri per la vita familiare del fratello, scandalo per affari illeciti della Provincia e delle Banche.
    Persone citate nella lettera: Giovan Battista Toscanelli, Ubaldino Peruzzi.
  • Da Ubaldino Peruzzi alla cognata Vittoria, Firenze, 11 giugno 1878 (1 p.)
  • Affari di famiglia.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, Antella, 15 giugno 1878 (7 p.)
  • Richiesta della goletta “Olga” appartenuta a Garibaldi per effettuare una crociera sul Mediterraneo a scopi scientifici.
    Persone citate nella lettera: Silvio Spaventa, Giuseppe Zanardelli, Francesco Genala, Giuseppe Toscanelli, Tito Fiaschi, Ubaldino Peruzzi.
  • Da Ubaldino Peruzzi alla cognata Vittoria, Antella, 16 giugno 1878 (4 p.)
  • Solleciti per la goletta “Olga” e vendita di oggetti di casa Toscanelli da parte di Giuseppe.
    Persone citate nella lettera: Silvio Spaventa, Giorgio Roster, Francesco Genala, Giuseppe Zanardelli, Gaetano Bianchi, Luigi Guglielmo de Cambray Digny, Giovan Battista Toscanelli, Nello Toscanelli, coniugi Conandii, Emilia Toscanelli Peruzzi.
  • Da Ubaldino Peruzzi a Marucelli, Firenze, 9 settembre 1878 (1 p.)
  • Palazzo Medici-Riccardi, uffici della Provincia di Firenze.
  • Da Ubaldino Peruzzi alla cognata Vittoria, Antella, 16 novembre 1878 (2 p.)
  • Isola d’Elba, Portoferraio, villa Ottone.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 17 gennaio 1885 (4 p.)
  • Discorso pronunciato dal deputato Giuseppe Toscanelli per la commemorazione di Vittorio Emanuele II.
    Persone citate nella lettera: Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Daniele Manin, Vittorio Emanuele II, Gennaro De Filippo, Carlo Emilio Boldrino, Guido Zagri, Romualdo Bonfadini, Francesco Finocchietti, Rosina Toscanelli, Gustavo Uzielli.
  • Da Ubaldino Peruzzi al cognato Giuseppe, Antella, 25 febbraio 1890 (2 p.)
  • Problemi economici di famiglia.
    Persone citate nella lettera: Leone Levi, Cosimo Peruzzi, Giuseppe Finzi, Emilia Toscanelli Peruzzi.
  • Da Ubaldino Peruzzi al cognato Giuseppe, Antella, 30 febbraio 1890 (1 p.)
  • Problemi economici di famiglia.
    Persone citate nella lettera: Cosimo Peruzzi, Emilia Toscanelli Peruzzi.
  • Da Ubaldino Peruzzi al cognato Giuseppe, Antella, 17 marzo 1890 (2 p.)
  • Roma, Società delle Ferriere e problemi economici di famiglia.
    Persone citate nella lettera: Cosimo Peruzzi, Nemesio Fatichi, Emilia Toscanelli Peruzzi.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 6 aprile 1890 (8 p.)
  • Auguri di Pasqua, problemi economici di famiglia e vini della fattoria della Cava.
    Persone citate nella lettera: Nemesio Fatichi, Emanuele Orazio Fenzi, Ottone di Bismarck-Schönhausen, Primo Redini, Ubaldino Peruzzi.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 17 aprile 1890 (4 p.)
  • Preparazione di un libro di Giuseppe sulla politica del Papa.
    Persone citate nella lettera: Ubaldino Peruzzi, Fedele Lampertico, Leone XIII, Geremia Bonomelli, Nello Toscanelli, Olinto Barsanti.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 23 aprile 1890 (1 p.)
  • Coke e miniera di Montespilli di proprietà Peruzzi.
    Persone citate nella lettera: Emanuele Orazio Fenzi.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, Antella, 2 maggio 1890 (2 p.)
  • La “Quistione italiana”, conciliazione tra Stato e Chiesa.
    Persone citate nella lettera: Manfredo Da Passano, Primo Redini, Ubaldino Peruzzi.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, Antella, 20 maggio 1890 (4 p.)
  • Problemi di Monsignor Bonomelli, Vescovo di Cremona, con il Vaticano e libro di Giuseppe “Religione e patria osteggiate dal papa”.
    Persone citate nella lettera: Fedele Lampertico, Geremia Bonomelli, padre Jacques Marie Louis Monsabré, padre Giuseppe Larroca, Raffaele Monaco La Valletta, Raffaele Cadorna, Carlo Alberto di Savoia, Manfredo Da Passano, Ubaldino Peruzzi.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, 20 maggio 1890 (2 p.)
  • Problemi economici di famiglia.
    Persone citate nella lettera: Primo Redini.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, Antella, 9 giugno 1890 (4 p.)
  • Pubblicazione del libro di Giuseppe “Religione e patria osteggiate dal papa”. Malattie di bambini all’isola d’Elba.
    Persone citate nella lettera: Tipografia Galileiana di M. Cellini e C. di Firenze, Emilio Treves, Nicola Zanichelli, Eugène Rendu, Donato Jaja, Alfredo Codacci Pisanelli, Ubaldino Peruzzi, Angelina Toscanelli.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, Di Villa, 12 giugno 1890 (4 p.)
  • Commenti sul capitolo IX e spedizione ad amici e politici del libro di Giuseppe “Religione e patria osteggiate dal papa”.
    Persone citate nella lettera: Leone XIII, Eugène Rendu, Camilla Gamba Guerrieri Gonzaga, Francesco Crispi, padre Luigi Tosti, Ruggiero Bonghi, Raffaele Cadorna, Manfredo Da Passano, Paris Maria Salvago, Roberto Stuart, Vincenzo Ansidei, Domenico Zanichelli, Giuseppe Cornero, Francesco Carega, Quirino Leoni, Matteo Ricci, Alessandro Zannini.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, Di Villa, 19 giugno 1890 (4 p.)
  • Commenti della stampa sul libro di Giuseppe “Religione e patria osteggiate dal papa”. Monsignot Bonomelli da Leone XIII.
    Persone citate nella lettera: Leone XIII, Alfonso Malvezzi Campeggi, don Giacomo Margotti, Carlo Emilio Boldrino, monsignor Geremia Bonomelli, padre Jacques Marie Louis Monsabré, Guglielmo Audisio, Angelina Toscanelli, Francesco Finocchietti, Olinto Barsanti.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, Di Villa, 26 giugno 1890 (4 p.)
  • Commenti sul libro di Giuseppe Toscanelli tra i quali “Il clero è una milizia e il papa è rispettato e temuto. Monsignor Bonomelli e Leone XIII.
    Persone citate nella lettera: Francesco (Cecchino) Carega, Carlo Carega, Quirino Leoni, Leone XIII, padre Carlo Maria Curci, monsignor Geremia Bonomelli, padre Luigi Tosti, Raffaele De Cesare, Giuseppe Cornero.
  • Da Emilia Peruzzi al fratello Giuseppe, Antella, 2 luglio 1890 (4 p.)
  • Ancora commenti sul libro di Giuseppe Toscanelli e diffusione dei relativi articoli sui quotidiani nazionali e regionali.
    Persone citate nella lettera: Raffaele De Cesare, Averardo Borsi (Zizim), Antonio Gallenga, Francesco (Cecchino) Carega, monsignor Vincenzo Gregorio Berchialla, Primo Redini, Ubaldino Peruzzi.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, s.d. (3 p.)
  • Arresto di un conoscente e sua detenzione nella fortezza di Gaeta.
    Persone citate nella lettera: Mario Manfroni, Odoardo Luchini, Adriano Mari.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, s.d. (3 p.)
  • Grandi dissapori in famiglia.
  • Da Emilia Peruzzi alla cognata Vittoria, s.d. (4 p.)
  • Grandi dissapori in famiglia.
    Persone citate nella lettera: Giovan Battista Toscanelli, famiglia Monti, famiglia Carmignani, famiglia Dal Borgo.


    Peruzzi, Ubaldino (Firenze, 2 aprile 1822 – Antella , 9 settembre 1891)
    e Toscanelli Peruzzi, Emilia (Pisa, 14 febbraio 1827 – Antella, 8 maggio 1900)
    Carteggio proveniente da una collezione privata comprendente 24 lettere, biglietti da visita e cartoncini: 1 da Emilia Peruzzi s.d., 1 ad Ubaldino Peruzzi c.d., 6 ad Emilia Peruzzi c.d., 8 ad Emilia Peruzzi s.d., 1 ad Ubaldino Peruzzi s.d., 1 ad Ubaldino ed Emilia Peruzzi s.d., 3 ad Emilia Peruzzi s.d. e con nome dei mittenti illeggibile e 3 non ascrivibili ai Peruzzi. Questi ultimi sono stati catalogati sotto il nome del mittente.
  • Da Federico Torre a Emilia Peruzzi, Firenze 5 marzo 1871 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Risposta affermativa ad un invito a desinare.
    Il generale Federico Torre era il direttore generale delle leve del Ministero della Guerra.
    Il Ministro della Guerra era Cesare Ricotti Magnani.
  • Da Cesare Federici a Ubaldino Peruzzi, 7 ottobre 1887 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Rassicurazioni sulla salute di un nipote dei Peruzzi.
  • Da Emilia Peruzzi ad un amico (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Martedì
    Non vada alla diligenza passo io col legno a prenderla
    Aff. Emilia
  • Da [nome illeggibile] a Emilia Peruzzi (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Prenotazione di biglietti per il teatro Pagliano per lo spettacolo della compagnia Salvini ed affari immobiliari a Soffiano.
    Persone citate: ragazze Paternini
  • Lettera su carta intestata con il monogramma CS di Carolin Sabatin a Emilia Peruzzi, 18 gennaio 1877 (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Invio di denari e biglietti per un concerto. Ballo degli Asili. Scuola di canto.
    Persone citate: prof. Domengi, Michele, figlio di Carolin Sabatin, Grazia Targioni e la nipote Tabarrini.
    Questa lettera è stata scritta il 18 gennaio 1977 e due mesi dopo, il 23 marzo, Carolin Sabatier morì nella sua villa "La Concezione", sui poggi di Fiesole, dove aveva aperto una scuola di canto.
  • Da [nome illeggibile] a Emilia Peruzzi(4 pagine, 2 manoscritte)
  • “Grazie, Sigra Emilia, del vestito; ad eccezione delle maniche troppo lunghe, mi va bene……….”.
    [cognome illeggibile]”
  • Da Maria Piccolomini Marchesa Caetani a Emilia Peruzzi (4 pagine, 2 manoscritte)
  • “Giovedì
    Gentilma Signora,
    Jerisera al mio ritorno da Siena, trovai qui il Suo Bigliettino
    Sua Affma M. Piccolomini Caetani”
  • Da mittente sconosciuto a Emilia Peruzzi (4 pagine, 1 manoscritta)
  • “Egregia Signora
    Non vorrei per verità, che Ella si prendesse troppi pensieri a mio riguardo. Breve eccole la soddisfazione del mio debito pel mese di giugno. Io perora sono in villa, ma quando sarò in città, se Ella ……………………………….”
  • Da Gaetano Cammarota a Emilia Peruzzi, s.d. (2 pagine manoscritte)
  • “Amica Carissima
    Roscet arriva stasera……….Jeri sera era sul punto di accompagnarmi a casa Maggiorani…..”
    Suo devotismo
    G. Cammarota”
  • Da Giuseppe Montanelli a Ubaldino Peruzzi, sabato 8 luglio (4 pagine, 1 manoscritta e 1 con indirizzo)
  • “On. Deputato Ubaldino Peruzzi
    Camera dei Deputati
    Sabato 8 luglio
    Sta bene, per le sei”
  • Da Cesare Nerazzini a Emilia Peruzzi, S. Maria a Monte 15 dicembre 1874 (4 pagine manoscritte)
  • Scuse per una mancata visita all’Antella e commenti sull’elezione a deputato di Francesco Genala. Notizie sulla salute.
    Persone citate nella lettera: Pietro Stromboli, Francesco Genala e Giacomo Servadio.
  • Da Ferdinando Andreucci a Emilia Peruzzi, 4 marzo (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Affitto di una casa ad amici dei Peruzzi.
  • Da Franco della Rocca alla ND Emilia Peruzzi dall’albergo Laurati in Roma, 6 gennaio (biglietto, 2 facciate manoscritte)
  • Notizie sul figlio di amici di famiglia, ricoverato a Roma presso il manicomio di Santa Maria della Pietà alla Lungara.
    Persona citata nella lettera: professor P. Fiordispini, direttore del manicomio dal 1876 al 1892.
  • Da Eugenia Attendolo Bolognini Litta a Emilia Peruzzi, (biglietto, 2 facciate manoscritte)
  • “Sabato
    Gentilissima Aggradisca - La prego - in nome anche di Lorenzino e delle Bambine i migliori - più sinceri augurii per domani…………. Mi creda colla più affettuosa devozione Sua Eugenia Litta”
  • Biglietto da visita autografo di Emile Augter, lasciato alla ND in occasione di una sua visita ai Peruzzi (2 facciate, 1 con nome)
  • Guillaume Victor Émile Augier (Valence, 17 settembre 1820 – Croissy-sur-Seine, 25 ottobre 1889) è stato un poeta, drammaturgo e scrittore francese, amico di Napoleonwe III.
  • Da Jefte Sbolci a Emilia Peruzzi (biglietto di visita con stampato Jefte Sbolci, 2 facciate, 1 manoscritta)
  • “Gentilissima Signora
    Mille e mille grazie della bontà che Ella ha per la nostra Società. Serberò i due posti come Ella desidera.
    J. Sbolci”
    Jefte Sbolci (1833-1895) fu un famoso violoncellista ed insegnante al Conservatorio, direttore della Società Orchestrale di Firenze, frequentatore del Salotto Rosso di Borgo dei Greci di Emilia Peruzzi, importantissimo punto di riferimento della cultura risorgimentale, politica e letteraria fiorentina.
  • Da W. Kuhne u. Frau a Emilia Peruzzi, 21 novembre 1887 (2 facciate manoscritte) Biglietto da visita intestato Dr. W. Kuhne u. Frau. Heidelberg
  • “Firenze. 21/IX 87.
    Se donneront l’honneur de venir à Antella demain (mercredi) vers midi……….. et des meilleurs compliments à M. et Mad. Peruzzi de notre part. W Kuhne”
  • Da A. Ferrero a Emilia Peruzzi 26 novembre 1892 (biglietto, 2 facciate manoscritte)
  • “Egregia Signora,
    Le sue felicitazioni mi riuscirono gratissime e mi affretto ad esprimerle i sensi della mia riconoscenza……..
    A Ferrero”
    Roma 26. 11. 92”
  • Da Luisa Anzoletti a Emilia Peruzzi, Milano, 15 gennaio 1895 (2 facciate manoscritte)
  • Biglietto da visita della poetessa “dimenticata” Luisa Anzoletti con il quale accompagna l’invio del manoscritto della “Canzone a Dante Alighieri” ad Emilia Peruzzi. L’opera della poetessa verrà in seguito pubblicata. Sul biglietto è stampato “Luisa Anzoletti”, cancellato con un tratto di penna.
  • Da Cesare Federici a Ubaldino ed Emilia Peruzzi (biglietto, 2 facciate, 1 manoscritta)
  • “Pregiatissimi Signori miei
    Accetto con piacere e con riconoscenza il loro gentilissimo invito, e li riverisco di cuore.
    Dvmo Cesare Federici”
  • Da Erminia Borghi Mamo a Emilia Peruzzi, lunedì 12 aprile (2 pagine manoscritte) Carta con monogrammi MBE
  • Scuse per non potere andare a trovare i Peruzzi, dovendo cantare a teatro.


    Peruzzi, Ubaldino (Firenze, 2 aprile 1822 – Antella , 9 settembre 1891)
    e Toscanelli Peruzzi, Emilia (Pisa, 14 febbraio 1827 – Antella, 8 maggio 1900)
  • Lettera di Leopoldo Cempini a Emilia Peruzzi, 6 Maggio 1860 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Nella lettera vengono menzionate le elezioni del 1860.
    Leopoldo Cempini. - Uomo politico toscano (Firenze 1824 - ivi 1866), figlio di Francesco, amico di G. Montanelli, patì il confino in Germania. Partecipò alla campagna del 1848; poi, contrario ai sistemi del governo democratico toscano, riparò in Piemonte. Nel 1859 si adoperò per la cacciata del granduca, Leopoldo II. Fu deputato nella VII e VIII legislatura. Svolse anche attività giornalistica e letteraria.
  • Da Vincenzo Balduzzi a Emilia Peruzzi, Sabato 21 Dicembre [1861] (4 pagine manoscritte)
  • Nella lettera il Deputato Balduzzi informa la Signora Emilia che ha dovuto sentire alla Camera dei Deputati il discorso del Sig. Gualterio, che ha avuto l'effetto di una doccia gelata.
    Solo il Sig. Ubaldino Peruzzi riuscirà, forse, a sistemare le sorti del Ministero e riferisce alla Signora Peruzzi lo stato d'animo gioioso per la futura nomina del Cialdini a Ministro.
  • Da Caroline Berton a Emilia Peruzzi, Florence. lundi, 14 Décembre [1868] (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Nella lettera, scritta in francese, la signora ringrazia la famiglia Peruzzi e fa loro molti complimenti.
  • Da Stanislao Mocenni a Ubaldino Peruzzi, 9 Ottobre 1875, Sabato (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Nella lettera Stanislao Mocenni prega il Peruzzi di permettergli di far aspettare la vettura, che lo porterà all’Antella con amici comuni, fino alle ore 4 p.m. per evitare l’obbligo di indossare a Firenze l’uniforme festiva.
    Il nonno di Stanislao Mocenni, Giustiniano Mocenni, era cugino di primo grado di Quirina Mocenni Magiotti, la “donna gentile” di Ugo Foscolo.
  • Da Lodovico Corti a Emilia Peruzzi, Roma, lì 28. Settembre 1878 (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Lettera di L. Corti inviata a Emilia Peruzzi, moglie di Ubaldino Peruzzi, Sindaco di Firenze, per fissare un appuntamento.
  • Da Salvatore Omodei Ruiz a Emilia Peruzzi, Firenze lì 17 marzo 1883 (2 pagine manoscritte)
  • Salvatore Omodei Ruiz (Nato a Augusta (Siracusa) il 25 marzo 1838.
    Laurea in Giurisprudenza; Magistrato).
    Nella lettera sono citati la legge del Baccelli sui maestri delle scuole elementari ed il Sindaco di Firenze Ubaldino Peruzzi, marito della signora Emilia.
  • Da Giovanni Aimo a Emilia Peruzzi, Firenze 30 ottobre 1884 (2 pagine manoscritte)
  • Nella lettera il mittente menziona l'Ingegnere Boldrini e parla della nuova politica adottata a Firenze da Ubaldino Peruzzi.
    Il 4 di Novembre di ogni anno i Peruzzi davano un pranzo per festeggiare i quattro Carli loro amici: Carlo Hillebrand, Carlo Boldrini, Carlo Fontanelli e Carlo Peri. Cfr. R. Fucini, Acqua passata, cit., pp. 516-517: “Ogni anno, per S. Carlo, i signori Peruzzi davano un pranzo agli amici di famiglia che si chiamavano Carlo. Di straforo ero qualche volta invitato anch’io”.
  • Da Bernardino Grimaldi a Ubaldino Peruzzi, 25 Settembre 1885 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Carta intestata “Il Ministro di Agr. e Commercio”.
    Bernardino Grimaldi (Catanzaro, 14 febbraio 1839 – Roma, 17 marzo 1897)
    Laurea in Giurisprudenza, Avvocato, Deputato dalla XIII alla XIX Legislatura del Regno d’Italia.
  • Dal Sig. Locatelli a Ubaldino Peruzzi, s.d. (4 pagine listate a lutto, 2 manoscritte)
  • Nella lettera il Sig. Locatelli informa il Peruzzi del suo arrivo a Firenze per un appuntamento al Palazzo Vecchio.
    Viene citata la governante del Mordini. Molto probabilmente si tratta di Antonio Mordini, uomo politico (Barga, 1819 - Montecatini in Valdinievole, 1902).
  • Da Augusto Duchoquè a Emilia Peruzzi, s.d. (2 pagine manoscritte)
  • Lettera del noto politico italiano su carta intestata del Senato del Regno (timbro a secco).
  • Lettera di ………… diretta a Ubaldino o Emilia Peruzzi, s.d. (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Hotel de Russie, sabato
    Alla fine della lettera viene fatto riferimento al Palazzo Peruzzi di Firenze.


    Piatti, Rosalia
  • Da Rosalia Piatti a Emilia Peruzzi, Firenze, 4 febbraio 1878 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Nella lettera Rosalia Piatti ringrazia la Signora Emilia per averle inviato due biglietti per assistere nella chiesa di Santa Croce a Firenze alle esequie di Sua Maestà Vittorio Emanuele II.
    Rosalia Piatti è stata una scrittrice italiana, autrice di numerosi libri per bambini e adolescenti.


    Piccini, Giulio (Jarro) (Volterra, 28 ottobre 1849 – Firenze, 1915)
  • Da Giulio Piccini alla redazione della rivista fiorentina “Scena Illustrata”, s.d. (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Persona citata nella lettera: Pallazzi.
    Giulio Piccini, in arte Jarro, è stato uno scrittore e giornalista italiano.


    Ricasoli, Bettino (Firenze, 9 marzo 1809 – Castello di Brolio, 23 ottobre 1880)
  • Lettera autografa datata Torino Li 3 Ott: 1861 dell'uomo politico fiorentino, secondo Presidente del Consiglio del Regno d'Italia (dopo Cavour), diretta ad un collega deputato (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Ricasoli chiede un parere per aiutarlo "in un'assennata scelta del Personale per La Direzione di Pubblica Sicurezza e di Amministrazione". "Ho il piacere di rimetterle tutto il disegno di ordinamento del Ministero dell'Interno, e intanto vorrà porgermi il suo pregiato giudizio...".
  • Lettera autografa datata li 21 Ott. (senza indicazione di anno) (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Il “Barone di ferro”, scrive ad un avvocato, in relazione a certi lavori parlamentari. "Prego il Sig. Ugo Bollati a trattenere la Lettera per il Sig. Presidente delle Camere dei Deputati, e fare vostro pigliar copia della petizione signata da varj Deputati".
  • Lettera autografa datata Torino Li 13 ott: 1861 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Ricasoli informa il corrispondente di aver nominato quattro funzionari nell'amministrazione centrale. "Ai decreti di nomina dei quattro Direttori credo debba darsi la data di oggi, giorno nel quale sono stati questo decreto firmati da S.M. il Re, e mantenere la data del 9 corrente agli altri relativi l'ordinamento del Ministero...". Carta da lettera con intestazione “Ministero degli Affari Esteri”.


    Romanelli, Raffaello (Firenze, 13 maggio 1856 – Firenze, 2 aprile 1928)
  • Da Raffaello Romanelli ad un membro del Comitato per la decorazione con statue delle nicchie delle Logge del Mercato Nuovo, s.d. (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Richiesta di una raccomandazione per la realizzazione di qualcuna delle statue.


    Serristori, Luigi (Firenze, 25 novembre 1793 – Firenze, 30 gennaio 1857)
  • Da Luigi Serristori a Carlo Ilarione Petitti di Roreto, Pisa, 17 novembre 1846 (4 pagine manoscritte)
  • Situazione delle strade ferrate in Toscana e delle Casse di Risparmio ed Asili Infantili in Sardegna.
    Carlo Ilarione Petitti conte di Roreto (Torino, 21 ottobre 1790 – Torino, 10 aprile 1850), figlio del conte Giuseppe Antonio Petitti di Roreto (1729-1795) e della nobile Innocenza Gabriella Ferrero Ponziglione di Borgo d'Ales (1767-1797), è stato un economista, scrittore, politico, consigliere di Stato, senatore (Regno di Sardegna) e accademico italiano e personaggio di spicco del Risorgimento. Notevole interesse suscitò negli ambienti politici, italiani e stranieri, l'uscita del suo saggio sulla convenienza della costruzione delle strade ferrate (1845).
    Nel 1848 fu nominato Senatore del Regno di Sardegna.
    Morì a Torino all'età di 59 anni, in seguito ad una dolorosa malattia, la podagra, che lo affliggeva da anni.


    Toscanelli, Nello (Pisa, 25 maggio 1864 – Pontedera, villa della Cava, 4 febbraio 1937)
  • Biglietto da visita
  • Nello Toscanelli. In basso a sinistra è stato scritto “p. 2.”.
    Il biglietto è listato a lutto per la morte del padre Giuseppe, avvenuta il 27 febbraio 1891.


    Vaglieri, Dante (Trieste, 31 maggio 1865 – Ostia Antica, 4 dicembre 1913)
    Tre lettere di Dante Vaglieri indirizzate all’onorevole Guido Baccelli.
  • Da Dante Vaglieri a On. Deputato, Roma, 13 Gennaio 1910 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Carta intestata con stemma regio degli scavi di Ostia Antica.
    Lettura sulla “Tribuna” dell’articolo “Passeggiata archeologica”. Invito a visitare i nuovi scavi di Ostia. Presentazione in Parlamento di un Disegno di Legge per Ostia.
    Persona citata nella lettera: ministro Rava.
    Dante Vaglieri (Trieste, 31 maggio 1865 – Ostia antica, 14 dicembre 1913).
    E’ stato un archeologo ed epigrafista italiano, noto per aver effettuato importanti campagne di esplorazioni a Roma, soprattutto sul Palatino, e a Ostia antica.
    Guido Baccelli, medico e uomo politico italiano (Roma 1830 - ivi 1916).


  • Da Dante Vaglieri a On. Deputato, Palestrina, 20 Marzo 1910 (4 pagine manoscritte)
  • Carta intestata con stemma regio degli scavi di ostia Antica
    Vacanze di Pasqua, invito a Palestrina.
    Investimenti da fare per gli scavi di Ostia. Realizzazione di una linea tranviaria dedicata. Descrizione dei lavori, ricerche e scoperte.


  • Da Dante Vaglieri a On. Deputato, Roma, 11 Maggio 1911 (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Carta intestata con stemma regio degli scavi di ostia Antica
    Invito a tenere una conferenza all’Associazione Archeologica Romana, giovedì 18 maggio 1911 alle ore 9.
    Offerta di un banchetto con l’intervento dei soci.


    Varesi, Cecilia
  • Da Cecilia Varesi a Emilia Peruzzi, 12 Maggio 1877 (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Nella lettera Cecilia Varesi informa la Signora Emilia che ha ricevuto il giovinetto pianista che le ha inviato e che farà il possibile per introdurlo presso alcune famiglie.
    Invia distinti ossequi al Sig. Commendatore [Ubaldino Peruzzi].
    Luigia (Luisa) Boccabadati, cantante lirica, sposata con Antonio Gazzuoli, aveva avuto quattro figli, Augusta, Cecilia, Cesare e Virginia, da lei tutti educati con felice risultato nell'arte del "bel canto" italiano.
    Il baritono Felice Varesi sposò Cecilia (1823-1906), sorella di Virginia Gazzuoli Boccabadati, anche lei cantante lirica.




    Documenti vari

    Andreozzi, Alfonso (Firenze, 1821 – Firenze, 29 maggio 1894)
    Alfonso Andreozzi, patriota, avvocato e sinologo; fra le sue opere: Le leggi penali degli antichi cinesi (1878); Il dente di Budda (1883), parziale traduzione del romanzo cinese Shui-hu Chuan.
  • Ministero dell’Interno, 11 febbraio 1849 (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Governo Provvisorio Toscano, costituzione di una Commissione presieduta dal Prefetto di Firenze Lorenzo Guidi Rontani, composta dal Dottor Francesco Viviani, dal Dottor Carlo Ferri e da Ferdinando Gatteschi, tutti e tre ex deputati al Consiglio Generale Toscano e dall’Avv. Alfonso Andreozzi, quest’ultimo chiamato anche a sostenere le funzioni di Segretario di detta Commissione. Firme di Alfonso Andreozzi e di Francesco Costantino Marmocchi.
  • Ministero dell’Interno, 2ª Sezione, Polizia, 21 marzo 1849 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Governo Provvisorio Toscano, nomina dell’avvocato Alfonso Andreozzi a Secondo Consigliere della Prefettura di Arezzo. Firme di Giuseppe Montanelli, Presidente del Governo Provvisorio e di Francesco Costantino Marmocchi, Ministro Segretario di Stato al Dipartimento dello Interno.
  • Ministero dell’Interno, 2ª Sezione, Polizia, Firenze, 29 marzo 1849 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Decreto del Potere Esecutivo Provvisorio Toscano di nomina di Alfonso Andreozzi, Secondo Consigliere della Prefettura di Arezzo a Secondo Consigliere della Prefettura di Grosseto.
    Firma di Francesco Domenico Guerrazzi e di Francesco Costantino Marmocchi, Ministro Segretario di Stato al Dipartimento dello Interno.
  • Ministero del’Interno, 2ª Sezione, Polizia, Firenze, 29 marzo 1849 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • A seguito della nomina al posto di Secondo Consigliere nella Prefettura di Grosseto, Alfonso Andreozzi viene invitato a raggiungere con urgenza la nuova sede di lavoro Firma di Francesco Costantino Marmocchi.
  • Ministero dell’Interno 1ª Sezione, Municipij, Assemblea Costituente Toscana, Firenze, 6 aprile 1849 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Il Presidente dell’Assemblea Costituente Toscana comunica ad Alfonso Andreozzi di esser chiamato a far parte della Costituente stessa. Firma di Francesco Costantino Marmocchi.
  • Ministero dell’Interno, Commissione Governativa Toscana, Firenze, 15 aprile 1849
    (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Destituzione dell’avvocato Alfonso Andreozzi dall’ufficio di Consigliere della Prefettura di Grosseto. Firme di Orazio Ricasoli, ff. di Gonfaloniere e dell’Incaricato del Portafoglio dello Interno Antonio Allegretti.


    Atto notarile di vendita
  • Vendita fatta dalla Sig.a Rosa Guidi in Menarini a favore del Sig.r Fedele Manetti, 23 Decembre 1823 (42 pagine, 41 manoscritte)
  • Vendita di un terreno a Longara (Bologna).
    Atto notarile di vendita fatta dalla Sig.a Rosa Guidi in Mencarini a favore del Sig.e Fedele Manetti, e cessione, ed assoluzione, fatta dalla Sig.ra Teresa Massa Vedova Baroni a favore di detta S.a Rosa Guidi.
    Rogito del Sig. Dott. Filippo Forlini perito di Bologna Notaro.


    Boccella, Virginia
  • Nota di Acquisto della Marchesa Virginia Boccella risalente ai mesi tra Settembre e Dicembre del 1834 presso il negoziante Carlo Zannini (2 pagine, 1 manoscritta)
  • La Marchesa acquista delle forbici, materiale per ricamare, un vasetto pomata e un calzatoio ovvero l'attuale calzascarpe per un totale di Lire 41.11.
    La Marchesa Boccella era un personaggio noto e chiacchierato all'epoca, moglie del Marchese Boccella, nobiluomo membro della corte e consigliere del Gran Duca di Lucca Carlo Ludovico di Borbone. I pettegolezzi dell'epoca narrano che la marchesa era amante del Gran Duca, con tacito accordo del marito, che ne ebbe un vantaggio per la sua carriera politica.


    Carlo Lodovico I Re d’Etruria (Madrid, 22 dicembre 1799 – Nizza, 16 aprile 1883)
  • Personale per la Gita della R. Corte a Livorno in occasione dell’Apertura del nuovo Teatro di S. Carlo Lodovico, [27 aprile 1806] (pagine 12, 6 manoscritte)
  • Nomi, titoli e funzioni di tutti i membri della Corte Granducale recatisi per l’evento da Firenze a Livorno.
    Nella serata inaugurale fu rappresentata l’opera “I baccanali di Tiberio”, dramma serio in due atti su musica di Stefano Pavesi)
    Carlo Ludovico fu re d'Etruria dal 1803 al 1807, duca di Lucca del Congresso di Vienna dal 1815 al 1847, ed infine duca di Parma dal 1847 al 1849 come Carlo II.
    Era figlio del principe Ludovico I di Borbone (1773-1803) e dell'infanta Maria Luisa di Borbone-Spagna (1782-1824) e fratello di Maria Luisa Carlotta di Borbone-Parma (Barcellona, 2 ottobre 1802 – Roma, 18 marzo 1857), principessa d'Etruria e, per matrimonio, principessa di Sassonia.


    Cartoline di San Leolino in Val d’Ambra (Bucine, Arezzo)
  • Da Lina e Romilde Sanleolini a Gina Sanleolni, San Leolino, 19 Luglio 1936
  • Firme di don Luigi Fabbri, don Giovanni Fabbri e Angelina Fabbri.
    La destinataria della cartolina è Gina Alessi di Thiene, crocerossina nella prima guerra mondiale. In tale occasione conobbe Gabriello Sanleolini, sposato con Emilia Jozzelli, se ne innamorò e ne divenne l’amante.
    Dopo la morte di Emilia fu accettata dalla famiglia Sanleolini, che in questa occasione le scrive, dandole il proprio cognome.
    Babbo è Gabriello Sanleolini e Gino è il figlio di Gabriello e fratello di Lina e Romilde.
    Don Luigi Fabbri fu parroco della pieve di San Leolino a San Leolino dall’11 settembre 1896 al 29 aprile 1849, data della sua morte.
    Don Giovanni Fabbri, fratello di don Luigi, fu cappellano a San Leolino ed in seguito parroco della chiesa di San Michele Arcangelo a Tontenano dall’11 aprile 1934 fino a data non conosciuta.
    Angelina Fabbri era la sorella di Luigi e Giovanni.
  • Da Ugo Pestelli a sac. Dino Grazzi, San Leolino, 5 Luglio 1958
  • Don Dino Grazzi è nato a Levanella il 9 Aprile 1911 ed è stato ordinato sacerdote il 31 Marzo 1934.
    E’ stato poi Vicario Cooperatore a Bibbiena, parroco a Pietraviva dal 1° Luglio 1935, parroco a Castagnoli in Chianti dal 1° Ottobre 1939 e parroco a S. Leolino dal 1° Luglio 1949.
    Quando Don Dino lasciò la parrocchia di S. Leolino nel 1988 per l’età avanzata e perchè malato, la Curia Vescovile di Arezzo la dichiarò estinta e succedanea di S. Apollinare in Bucine.
    Don Grazzi è morto a Figline Valdarno il 14 Luglio 1992.
  • Da Clara Macucci (non firmata e non spedita)
  • Saluti affettuosi da tutti Clara Macucci
    Clara Macucci era figlia di Giulio e Maria Ersilia Francini. Era terza di cinque figli. Prima di lei Francesco e Ines e dopo Lina e Livio.


    Censura Teatrale
  • Dal Palazzo del Governo di Pisa al Sig. Vicario Regio di Lari, Pisa, 15 Settembre 1842 (4 pagine, 1 manoscritta) La lettera è firmata da Alessandro Humbourg
  • N.° 431. Nota delle produzioni sceniche rigettate dalla Censura della Capitale in ordine alla comunicazione della Presidenza del Buon Governo con ministeriale de’ 7 corrente.
  • Dalla Presidenza del Buon Governo al Signor Consigliere di Stato Governatore di Pisa, lì 28. Giugno 1844 (16 pagine, 12 manoscritte)
  • Censura dei Drammi da rappresentarsi pubblicamente col Meccanismo delle Marionette, venendo permessa anche la recita e la Rappresentanza di fatti e di soggetti appartenenti alla Storia della Chiesa Cattolica, e segnatamente della Chiesa Trionfante cui appartengono i santi.
    “Nota di Drammi e Opere Teatrali, rigettate dalla Regia Censura di Firenze.
    Si avverte però che la Nota non è completa, e che alcuna di dette Opere è stata ammessa dopo corretta, e anche rifusa.
    Sono dettagliatamente elencate 214 opere.

    Tragedie 1-3, Commedie 4-44, Farse 45-55, Altre produzione 56-214”.
  • Dal Palazzo del Governo di Pisa al Signor Vicario Regio di Lari, Pisa, li 2. Luglio 1844. (4 pagine, 1 manoscritta) La lettera è firmata da Alessandro Humbourg
  • N:° 534. Rigorosa osservanza degli Ordini vigenti in materia di Censura non solo sopra le rappresentazioni teatrali in prosa o in musica, come anche per quelle da farsi con le marionette.


    Cicalata
  • Cicalata scritta in occasione di un onomastico, dedicata a Antonio Robles Moñino
    (4 pagine manoscritte)
  • Il manoscritto non è datato, ma visto il tipo di carta, inchiostro utilizzato e grafia è riconducibile alla seconda metà del XVIII secolo.
    “Cicalata” è una definizione usata fra la fine del '500 e la fine del '700.
    Nel manoscritto è inclusa anche una lista di oggetti da comprare a Firenze, fra cui un bastone animato con baionetta in Via dei Calzaiuoli.
    Biblioteca Virtual Miguel De Cervantes, Diario : (Mayo 1780 - Marzo 1808) / Leandro Fernández de Moratín; edición anotada por René Andioc y Mirelle Coulon: Antonio Robles Moñino, hijo de Robles Vives y sobrino de Floridablanca (cf. cartas XXXIII y XXXIV en O. P., II, p. 154 y 157). (N. del E.).
    Archivio General Región de Murcia, ES.30030.AGRM/37 / Colegio de la Purísima de Lorca (1602 - 1838) > 37.2. / Administración (1619 - 1838) > 37.2.5. / Patrimonio / Gestión de bienes (1619 - 1838) > 37.2.5.1. / Donaciones > 37.2.5.1.8. / Obra Pía de Manuel de Robles Vives > IAX,1367/28 / Carta de poder otorgada por Antonio Robles Moñino a Ramón Álvaro, Canónigo Patrono de la Obra Pía de Manuel de Robles Vives, para que elija a los dotados por ella como colegiales beca y cátedra de filosofía.


    Composizioni inedite dedicate a Napoleone Bonaparte
  • Epoca napoleonica, 1810 ca. (4 pagine, 3 manoscritte)
  • Il primo sonetto si intitola "Sonetto in Polacco" ed è scritto interamente in dialetto cremonese.
    Il secondo sonetto si intitola "Confessione di Napoleone".
    La terza composizione si intitola "Orazione Dominicale che recitano i francesi nel partire dalla bella Italia"
    Tutte e tre le composizioni sono di carattere fortemente satirico e dissacratorio nei confronti dell’Imperatore.


    Contratto di Allogagione della Cantina
  • Bernardino Maria Gabrielli
  • Contratto di Allogazione, 29 Settembre 1821 (4 pagine, 2 manoscritte)
    Inventario della cantina affittata (4 pagine, 3 manoscritte)
    Bernardino Maria Gabrielli era un notaio di Lucca.
    La Signora Luisa Palma Mansi alluoga a Vincenzo Lippi di Lucca del fu Gio Santi 5 stanze terrene, cioè due delle quali per uso di camere da potervi dormire, e l’altre 3 da potervi vendere il vino a minuto, con altra stanza buja da tenervi la legnia, con due cantine sotto di esse stanze per comodo delle botti.
    Luisa Palma era la moglie del patrizio lucchese Lelio Mansi.
    Palazzo Mansi si Trova a Lucca, in via Galli Tassi.
    La sua costruzione risale alla fine del Cinquecento e fu acquistato dalla famiglia Mansi nel 1616.


    Dini, Francesco
  • Conto Del Illustrissimo Sig:e Cavagliere Vincenzio Nardini con me Francesco Dini Tappezziere, 20 Giugno dell’anno 1830 (2 pagine manoscritte)
  • Vincenzo Nardini abitava a Firenze, nel suo palazzo in via Larga, oggi via Cavour.


    Finocchietti, Demetrio Carlo (Pisa, 20 maggio 1820 – Livorno, 6 aprile 1893)
  • Da Demetrio Finocchietti a Paolo Feroni, Firenze, 11 marzo 1861 (4 pagine manoscritte)
  • Ammobiliamento del quartiere in Palazzo Vecchio del Governatore Generale della Toscana Bettino Ricasoli.
    Demetrio Finocchietti era figlio del conte Francesco (1815-1899) e di Elisa Toscanelli (1621-1870), sorella di Emilia Toscanelli Peruzzi, moglie di Ubaldino Peruzzi.
    Fu amministratore dei Reali Palazzi e Ville della Toscana, cultore delle belle arti, scrittore, promotore della Scuola di intaglio in legno a Firenze”, eletto Accademico Onorario 9.2.1879 (Atti 1873-80 c. 379).
    Paolo Feroni (1807-1864) era figlio del marchese Fabio e di Carlotta Bartolommei.
    Aristocratico fiorentino, studioso d'arte, pittore, fu molto attivo nella vita culturale della città. Fu Presidente della Regia Commissione Conservatrice degli oggetti d’arte e monumenti storici della Toscana e nel 1860 fu nominato direttore della Galleria delle Statue.


    Fratelli Bandiera
  • Napoli, 14 agosto [1844] (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Cronaca del processo e della condanna a morte dei fratelli Attilio ed Emilio Bandiera scritta 20 giorni dopo l’evento per il numero 158 di un giornale di Napoli dichiaratamente filoborbonico, quasi sicuramente “Il Regno delle Due Sicilie”.
    Un altro giornale stampato in quel periodo a Napoli era “Il Globo”.
    I fratelli Bandiera furono fucilati nel Vallone di Rovito nei pressi di Cosenza il 25 luglio 1844, con sette loro compagni.


    Giacchi, Pirro Giuseppe (Verghereto, 24 maggio 1817 – Firenze, 1878)
  • Messe della Compagnia, 1868 e 1869 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • San Leolino in Val d’Ambra, Compagnia di San Michele Arcangelo.
    Pirro Giacchi, avvocato, letterato, poeta, musicista, scrittore, patriota, garibaldino.
    Il Giacchi fu strenuo ed acceso sostenitore delle idee e delle lotte indipendentiste, patriota e combattente contro gli Austriaci a Sorio, a Livorno ed a Venezia e contro i Francesi a Roma con Garibaldi. Poi, ricercato dalla polizia austriaca, si rifugiò presso la Curia Vescovile di Arezzo, si fece prete e dal 1857 al 1878 fu Pievano a San Leolino in Val d’Ambra, ove si adoperò per trovare soldi e mezzi per armare ed inviare i giovani sanleolinesi alla prima ed alla seconda guerra d’indipendenza.


    Gioberti, Vincenzo (Torino, 5 aprile 1801 – Parigi, 26 ottobre 1852)
  • Società Nazionale per la Confederazione Italiana. Lettera circolare di Vincenzo Gioberti, diretta all’Abate Don Alfonso Testa, Torino, 21 settembre 1848 (2 pagine, 1 a stampa con firma e note manoscritte. Foglio allegato, 1 pagina a stampa)
  • Nomina del Vice Presidente del Comitato Centrale.
    Vincenzo Gioberti (Torino, 5 aprile 1801 – Parigi, 26 ottobre 1852), sacerdote, filosofo, politico, cappellano di Carlo Alberto, nel 1848 fu Ministro nei Governi Balbo (senza portafoglio) e Casati (dell’Istruzione Pubblica e senza portafoglio) e Presidente della Camera nella I Legislatura del Regno di Sardegna.
    Nello stesso anno e nel seguente fu eletto Presidente del Consiglio. Fu eletto deputato anche nella II e nella III Legislatura del Regno di Sardegna.
    Nella seconda Legislatura, Governo De Launay, fu Ministro dell’Istruzione Pubblica.
    Fu uno dei maggiori sostenitori del processo per l’unificazione italiana sotto i Savoia.
    Don Alfonso Testa di Piacenza, abate, fu deputato al Parlamento Sardo.
    Dopo i moti del 1830-31 si diffuse e si cominciò a manifestare a Piacenza un clima di pensiero liberale di cui Alfonso Testa fu ispiratore e sostenitore, insieme a Carlo Uttini, Pietro Gioia, Giuseppe Taverna, Giacomo Morigi e Carlo Fioruzzi.
    Il dottor Giovanni Rebasti, medico, fu Presidente del Consiglio di Polizia medica a Piacenza, inviato da quella Città a S. M. Carlo Alberto per presentare l’atto d’unione col Piemonte. Fu Presidente del Comitato Principale della Confederazione Italiana per Piacenza.
    Francesco Freschi fu un medico di Piacenza, segretario del Comitato Centrale e membro del Comitato dei ducati di Parma, Modena, Reggio e Piacenza.


    Gott, Guglielmo
  • Testamento di Guglielmo Gott del fu Pietro, negoziante in questa Piazza di Livorno nel Granducato di Toscana, Livorno, 2 Maggio 1741, (4 pagine Manoscritte)
    Sigillo del Notarius Pub. 1741
    Joannes Baptista Gamerra
  • (Giovanni Battista Gamerra di Giuseppe fu notaio a Livorno dal 1721 al 1762)
    Volontà di essere seppellito in Inghilterra.
    Ricorda la moglie Maria Gott e l’amico e socio Giacomo Stowe con cui gestiva il negozio Gott & Howe in Livorno.
    Disposizioni per il denaro custodito dal Sig:re Gio. Bosanquet di Londra. Nomina degli esecutori testamentari Gio. Legas e Filippo Carteret Webb.
    La famiglia Gott ebbe continui rapporti commerciali con la famiglia Mocenni di Siena.
    Ansano Mocenni, commerciante di tessuti con negozio in Siena, piazza del Campo, Palazzo Chigi-Zondadari, era il
    padre di Quirina Mocenni Magiotti, la “donna gentile” di Ugo Foscolo.


    Minghetti, Marco (Bologna, 8 novembre 1818 - Roma, 10 dicembre 1886)
  • Discorso alle Camere dell' On. Marco Minghetti, Roma, 7 maggio 1876 (24 pagine, 19 manoscritte)
  • Trascrizione manoscritta e coeva del discorso tenuto dall’onorevole Marco Minghetti, già Presidente del Consiglio ed esponente della Destra Storica, all’indomani dell’insediamento del suo successore Agostino Depretis. Nel testo Minghetti anticipa la condotta del suo partito, di opposizione al nuovo governo del Depretis, capo della sinistra parlamentare.


    Mocenni, Stanislao (Siena, 21 marzo 1837 – Siena, 9 agosto 1907)
  • Segreteria della Camera dei deputati. Scheda del deputato Stanislao Mocenni (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Generale, uomo politico. Deputato dalla XII alla XX Legislatura del Regno d’Italia.
    Il nonno di Stanislao Mocenni, Giustiniano Mocenni, era cugino di primo grado di Quirina Mocenni Magiotti, la “donna gentile” di Ugo Foscolo.


    Nota del Corredo
  • Nota del Corredo, che si dimanda per La Giovane che si vogliono vestire Monache, nel Mro di San Nicolao (4 pagine manoscritte)
  • Denaro, Lingerie, Panni Lani, Robba per la Cella, Rami e Stagni, Libbri.
    Il convento di San Nicolao Novello con l’annessa chiesa si trova a Lucca.
    Ospitò, dopo la fondazione nel 1332, le religiose agostiniane di Santa Maria della Croce. Il complesso venne ricostruito tra Cinquecento e Seicento. Della chiesa, che conserva ancora un altare di Domenico Martinelli, a pianta mistilinea con colonne ioniche e frontone curvo con volute, sono pervenute al Museo di Villa Guinigi alcune rilevanti testimonianze della pittura lucchese tra fine Seicento e inizio Settecento. Del convento, ora sede di una scuola, resta la struttura del chiostro e varie tracce di decorazioni che coprono un arco di tempo dal XVI al XVIII secolo.


    Nota delle Rose
  • Nota delle Rose del Giardino di Vico Bello presso Siena il 1858. Le contrassegnate di asterisco * sono state acquistate dal Giardiniere Pietro Laghi (4 pagine manoscritte)
  • 117 specie di rose da vari cataloghi 1850-1856: Laghi, Grilli, Burde, Van Houtte, Geoffre, Burnier, Coursette.
    La villa di Vico Bello sorge su una collina panoramica nelle immediate vicinanze di Siena nella zona nord della città Il giardino di Vico bello è uno dei parchi storici privati più belli di Siena, certamente il più esteso e caratteristico per le sue terrazze che scendono verso sud in direzione della città. Offre una splendida vista panoramica sulla vallata sottostante fino alla Torre del Mangia e la Cattedrale. Il progetto della villa e del giardino fu affidato a Baldassarre Peruzzi dai Chigi, nel XVI secolo che ne sono ancora i proprietari.
    La villa di Vico Bello è nata come residenza suburbana estiva della famiglia Chigi Zondadari fin dal XVI secolo e già Ettore Romagnoli la cita come un delizioso casino dei signori Marchesi Chigi Zondadari, dove il Cardinale Flavio usava ritirarvisi per la caccia accompagnato dai suoi ospiti.


    Guerrazzi, Francesco Domenico (Livorno, 12 agosto 1804 – Cecina, 23 settembre 1873)
  • Da Francesco Domenico Guerrazzi al signor Trompeo, Livorno, 3 novembre 1841 (6 pagine, 4 manoscritte)
  • Ode a Roma
    Francesco Domenico Guerrazzi, scrittore e uomo politico.


    Perucchi, Francesco
  • Ricevuta di pagamento del calzolaio Francesco Perucchi rilasciata al signor Pietro Barinetti, Soncino, 9 novembre 1877 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Pietro Barinetti di Soncino fu professore all’ Università degli Studi di Pavia, dove è ricordato con una grande lapide in corso di Strada Nuova, passaggio occidentale tra il cortile delle Statue e il cortile di Atilia Secundina, parete orientale, prima da sinistra.


    Peruzzi, Ubaldino (Firenze, 2 aprile 1822 – Antella , 9 settembre 1891)
  • Cambiale a firma di Ubaldino Peruzzi (2 pagine manoscritte)
  • Emessa il 1° marzo 1848 all’ordine del banchiere fiorentino Francesco Borri
    Francesco Borri fu un noto banchiere di Firenze, Presidente della Camera di Commercio di Firenze.
  • Da Ubaldino Peruzzi a Demetrio Finocchietti, Firenze, 6 novembre 1871 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Disposizioni per la presa in consegna dei locali di Palazzo Vecchio a seguito del trasferimento dalla capitale da Firenze a Roma.
    Demetrio Finocchietti era figlio del conte Francesco (1815-1899) e di Elisa Toscanelli (1621-1870), sorella di Emilia Toscanelli Peruzzi, moglie di Ubaldino Peruzzi.
    Fu amministratore dei Reali Palazzi e Ville della Toscana, cultore delle belle arti, scrittore, promotore della Scuola di intaglio in legno a Firenze”, eletto Accademico Onorario 9.2.1879 (Atti 1873-80 c. 379).
  • Da Ubaldino Peruzzi ai Consiglieri Comunali, Firenze, 15 novembre 1871 (2 pagine, 1 manoscritta
  • Preavviso di riunione del Consiglio Comunale di Firenze, 13 punti da trattare, dettagliatamente elencati.
  • Da Ubaldino Peruzzi, Firenze, 28 aprile 1872 (4 pagine, 1 manoscritta)
  • Municipio di Firenze, Gabinetto particolare del Sindaco, risposta negativa ad una richiesta di voto su una legge.


    Propagazione degli Ulivi
  • Rarissimo manoscritto ottocentesco sulla propagazione della pianta di Olivo in Toscana, 1865-66 (4 pagine manoscritte)
  • Relazione sulla semina sperimentale di noccioli.
    L'autore spiega molto dettagliatamente la tecnica da lui sviluppata per la semina dei noccioli di oliva e menziona le razze da utilizzare quali : Bufalo, Correggiole o Frantojane o Fiorentine o Pendagnole, Lazzere o Morcone o Morcaje, Morajole o Morinelle. Spiega come separare il nocciolo dalla polpa attraverso un impasto di cenere e calce viva detto ranno e spiega infine che secondo le sue osservazioni gli olivi ottenuti dalla semina piuttosto che dalla propagazione a "ciocchetto", siano molto più resistenti e si sviluppino molto prima.
    L'autore non si firma, ma l'uso di un buon italiano e la bella calligrafia fanno ragionevolmente affermare che possa trattarsi di un proprietario terriero della lucchesia (nel testo menziona i suoi intendenti). Meno probabile che sia uno studioso o un botanico toscano del 19° secolo. Potrebbe trattarsi anche della stesura di un capitolo di un trattato specifico mai dato alle stampe.


    Regia Amministrazione dei Lotti di Toscana
  • A dì 3 Marzo 1797 in Firenze, (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Sig. Cammillo Magiotti Cassiere paghi al Sig. Antonio Dal Prato Appaltatore alla Stampa Scudi Giuli X Settantotto e C. 36 per biglietti a forma del ristretto...Stampato in occasione dell'Estrazione di Arezzo del dì 2 Novembre.
    Cammillo Magiotti era il suocero di Quirina Mocenni Magiotti, che ne sposò il figlio Ferdinando.
    Quirina fu la “donna gentile”del poeta Ugo Foscolo.


    Ricevuta di un sussidio
  • Ricevuta di un sussidio di un nobiluomo lucchese, (2 pagine, 1 manoscritta)
  • La carta, fine e di eccellente qualità, reca impressa in alto a sinistra l’effigio di papa Pio IX con la scritta “Viva Pio IX”.
    N° 155
    Lucca 20 Luglio 1879
    Ricevo dal sig. Lelio Ignazio di Poggio
    Italiane Lire Dieci per caritatevole sussidio
    Dico……………………………….L 10
    Fortunato Cardella
    Lelio Ignazio di Poggio era il Ciamberlano e Segretario Intimo di Carlo Lodovico di Borbone, Infante di Spagna e Duca di Lucca.
    Il ramo dei Di Poggio di Porcari (Lucca) si estinse con la morte di Lelio Ignazio, ultimo discendente senza eredi "perché non trasse moglie".
    Papa Pio IX, Giovanni Maria Mastai Ferretti (Senigallia 1792 - Roma 1878). Il suo pontificato (1846-78) è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa: furono decenni particolarmente densi di avvenimenti che videro la nascita dello Stato italiano e la fine del potere temporale del papa. Il 3 settembre 2000 Pio IX è stato beatificato da Giovanni Paolo II.


    Sartoria Piacenti
  • Conto della Sartoria Piacenti di Firenze, 1828-1834 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • La sartoria si trovava in via Vacchereggia.
    Francesco Piacenti era il sarto personale del Granduca di Toscana Leopoldo II e della sua corte. Si narra che il Granduca amasse vestire di nero e che il Piacenti gli confezionasse abitualmente delle giubbe nere con le fodere di seta bianca.
    Le botteghe più rinomate nella Firenze dell’Ottocento erano quella del fondaco Montelatici, della sartoria Niccolini, del chincagliere Cosimo Bardi, del setaiolo Borgagni, del libraio Piatti, dell'ombrellaio Dini, del Botti negoziante di perle, del Barbieri merciaio, del parrucchiere Miniati detto Schioppo, di Francesco Piacenti il sarto di Corte, del cappellaio Ferrini, del Gignoli lanciaio, del fondaco Prezziner e del sarto Paradisi.


    Sonetto
  • Manoscritto [1860] (2 pagine, 1 manoscritta)
  • "Che Papa, che scomuniche che botte. Dicon superbi i Principi regnanti. Noi siamo i Regi, e in van sue leggi estolle. Roma che alfin noi ridurremo in pianti..."
    Molto probabilmente si fa riferimento a Papa Pio IX che il 26 marzo 1860 lanciò la scomunica a tutti gli usurpatori dei territori pontifici, compresi i Savoia.


    Tabarrini, Marco (Pomarance, 31 agosto 1818 - Roma, 14 gennaio 1898)
  • Marco Tabarrini, “Ubaldino Peruzzi” dalla Nuova Antologia, vol. XXXV, serie III, fascicolo del 16 settembre 1891, Roma, Tipografia della Camera dei Deputati (p. 12)
  • Dedica autografa di Emilia Peruzzi “Al marchese Sommi-Picenardi, ricordo Emilia Peruzzi 7”.
    Marco Tabarrini, uomo politico, letterato, esponente del moderatismo toscano, pubblicista, nel 1848 combatté contro gli Austriaci al comando di un corpo di volontarî. Segretario del Consiglio di stato sotto Leopoldo II (1849), nel 1859 fu chiamato da Bettino Ricasoli a ricoprire la carica di ministro dell'Istruzione. Dopo l'Unità fu presidente del Consiglio di stato, senatore (dal 1871) e vicepresidente del Senato (1876-80; 1886-90); socio nazionale dei Lincei (1887). Tra le sue opere: Studi di critica storica (1876); Gino Capponi (1879); Vite e ricordi d'Italiani illustri del sec. XIX (1884).


    Tappezzeria Chiellini
  • Conto del tappezziere Giuseppe Chiellini per la Signora Marchesa Boccella
    Dal 3 Gennaio 1857 all’11 Luglio 1858 (8 pagine, 5 manoscritte, 1 con indirizzo)
  • Il documento è relativo ai lavori effettuati presso il Palazzo Boccella di Capannori in Provincia di Lucca, edificio cinquecentesco.
    Vengono anche fatturati i lavori eseguiti dopo una festa, piuttosto animata, a giudicare dalle riparazioni effettuate dal tappezziere nel salone delle feste e sul palco dei suonatori.
    La Tappezzeria Chiellini aveva presumibilmente la sede in Livorno.
    Virginia Esterhazy Boccella dei baroni di Mainau, moglie del marchese Cesare Boccella, fu un personaggio molto famoso e chiacchierato all'epoca, in quanto pare che fosse l'amante del Granduca di Toscana Carlo Ludovico di Borbone.
  • Conto del tappezziere Giuseppe Chiellini per Sua Eccellenza la Marchesa Boccella
  • 13 Gennaio 1857 (4 pagine, 2 manoscritte, 1 con indirizzo)
    Il documento è relativo ai lavori effettuati presso il Palazzo Boccella di Capannori in Provincia di Lucca.
    Lavori di pulizia straordinaria e di restauro sempre in relazione alla festa da ballo.


  • Conto del tappezziere Giuseppe Chiellini per la Sua Eccellenza Marchesa Boccella
    (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo)
  • Il documento è relativo ai lavori effettuati presso il Palazzo Boccella di Capannori in Provincia di Lucca.


    Toscanelli, Giuseppe Domenico (Pisa, 31 gennaio 1828 – Pontedera, villa della Cava, 27 febbraio 1891)
  • Tenuta della Cava, maggio 1885 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Ricevuta per la vendita di bestiame
    Altre due ricevute di altra amministrazione del 10 aprile e del 25 maggio 1819


    Toscanelli, Nello (Pisa, 25 maggio 1864 – Pontedera, villa della Cava, 4 febbraio 1937)
  • Elezioni politiche dell’anno 1913, Pisa, 28 ottobre 1913 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Collegio Elettorale di Pontedera. Attestazione della proclamazione dell’elezione di Nello Toscanelli a Deputato.
    Nello Toscanelli era figlio di Giuseppe, fratello di Emilia Toscanelli Peruzzi, e di Vittoria Altoviti Avila. Era nipote di Ubaldino Peruzzi.
    Laureato in Giurisprudenza, possidente, fu eletto deputato nel collegio di Pontedera.


    Umberto I Re d’Italia (Torino, 14 marzo 1844 – Monza, 29 luglio 1900)
  • Decreto di nomina di ufficiali dell’arma di fanteria, Roma, 17 dicembre 1893 (20 pagine, 17 manoscritte)
  • 25 promozioni a colonnello, 40 a tenente colonnello, 155 a maggiore, 145 a capitano, 154 a tenente.


    Vanneschi, Bartolomeo di Orazio
  • Bartolomeo di Orazio Vanneschi Camerlengo della Badia di Agnano
    15 novembre 1681 (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Ricevuta di pagamento a favore di Bartolomeo di Orazio Vanneschi, Camerlengo della Badia di Agnano, di Lire 24 per acconto sul podere Corbelo. Documento scritto da Francesco di Cosimo, perchè il fattore "disse di non sapere scrivere".




    Libri, raccolte, opuscoli

    Ascendenze e successioni delle famiglie nobili di Siena
  • Secolo XVII-XIX, (209 pagine manoscritte)
  • Elenco alfabetico delle famiglie nobili di Siena con ascendenti e discendenti, matrimoni e date di nascita.
    Famiglia Mocenni a pagina 102.
    Da Ansano Mocenni e da Teresa Regoli Mocenni nacque Quirina Mocenni Magiotti, la “donna gentile” di Ugo Foscolo.


    Codice penale militare del ducato di Lucca
  • Prima stesura originale, in folio, 1825 (266 pagine manoscritte.)
  • Libri, Titoli, Capitoli, Sezioni, Nomenclatura Alfabetica dei Reati e delle rispettive pene, Formule.
    Prima stesura del Codice Penale Militare del Ducato di Lucca stilato per conto di Carlo Lodovico di Borbone Infante di Spagna. Questo Codice è da considerarsi il Codice Penale Militare transitorio tra il Codice stilato dall'Infanta di Spagna Maria Luisa di Borbone nel 1819 e quello stilato l'8 agosto 1846, tutti regolati dal Consiglio di Guerra Permanente.
    Il Codice è un'opera completa, che spazia dalle regole comportamentali dei militari e dei Carabinieri, all'istituzione dei riti processuali, alle pene comminate per tutti i vari tipi di reati, dalla consegna, alla reclusione (i "ferri"), alla degradazione, fino alla pena di morte per fucilazione.


    Daita, Gaetano (Trapani, 12 maggio 1806 – Palermo, 21 luglio 1877)
  • Iscrizioni composte da G. Daita 1852-1862 (89 pagine manoscritte)
  • Giudizi sull’apprendimento di alcune materie scolastiche. Dediche a persone defunte. Idee Principali della Storia del Comunismo e mea Confutazione. Poche riflessioni. Francais. Traduzione dall’Inglese.
    Persone citate nel libro: Gaetano Marruglia, i figli d’Adozione Salvatore, Gaetano e Giuseppe, Giambattista De Franchis, Lauretta Aragona Pignatelli Cumia, i duchi di Terranova Monteleone Aragona Pignatelli, Paolo Cumia.
    Gaetano Daita, professore, letterato, patriota, fondatore del liceo privato (1850-1860) nel quale educò il fiore della gioventù siciliana di quel periodo di tempo.
    Fu Ministro dell’Interno sotto Garibaldi, a Palermo, eletto il 27 giugno 1860.


    Fiaschetti, Ersilia
  • Da Ersilia Fiaschetti alla Contessa Eleonora Pecori Giraldi omaggio di due nasi incogniti (disegno). La vigilia del 21 maggio 1894 (12 pagine)
  • Dedica manoscritta sulla copertina
    Un Mesto Pensiero di Leone XIII. Musica di Ersilia Fiaschetti. Versi di S.S. Leone XIII a Cesare Cantù.
    Ersilia Fiaschetti, musicista, compositrice e cantante (soprano).


    Manetti, Antonio di Tuccio (Firenze, 6 luglio 1423 – Firenze, 26 maggio 1497)
  • Notizie di Manetto Ammannatini detto il Grasso Legnaiuolo (39 pagine manoscritte)
  • La novella è il racconto di una beffa architettata da Filippo Brunelleschi ai danni dell'intarsiatore Manetto Ammannatini, con la collaborazione di Donatello e di Giovanni Rucellai, con la quale gli si fa credere di essere diventato un’altra persona, e che determina nel personaggio beffato un vero e proprio spossessamento dell’identità.
    Tutt’intorno una brigata di amici, che fa da cornice alla vicenda permettendone il successo. Il fatto sarebbe accaduto nel 1409 ed è stato tramandato in tre versioni in prosa e due in ottava rima. La più conosciuta, la terza in prosa, è dovuta ad Antonio di Tuccio Manetti, biografo di Filippo Brunelleschi, che sul finire del XV secolo inserì il racconto della beffa nella Vita di Filippo Brunelleschi.


    Manoscritto dei primi dell’Ottocento
  • Serie di eventi riguardanti la storia della Francia, Luigi XV e lo Stato della Chiesa (245 pagine numerate e 86 pagine non numerate)
  • Legatura in cartonato semirigido. Raccolta di sermoni, orazioni, letti nel corso del XVIII secolo in onore del Re di Francia Luigi XV, copioso elenco di Ordinanze e lettere riguardanti gli avvenimenti più solenni avvenuti nella Francia del XIII secolo. La data più recente che compare nell'intero manoscritto è l’anno 1800).


    Marini, Lionello
  • Lauretana, la Santa Casa di Loreto, seconda metà dell’Ottocento (114 pagine + trascrizione della lettera di Pio IX “Ai diletti figli della Amministrazione comunale della città di Loreto”, Portici, 9 ottobre 1849)
  • Descrizione storica, artistica e religiosa della Santa Casa di Loreto e cronaca delle numerose visite di importanti personaggi.
    Località citate nel libro: Tersatto, Recanati, Montorso, Villa di Santa Maria, Loreto, Macerata, Ancona, Otranto, Porto Recanati, Lepanto, Roma, Valenza, Urbino, Camerino, Grenoble, Savona, Milano, Bologna, Ancona, Castelfidardo, Filottiano, Potenza Picena, Civitanova, Mentana, Osimo, Offagna, Varano, Londra, Hyères-les-Palmiers, Trento, San Gottardo in Ungheria, Padova, Venezia, Fermo, Ascoli, Faenza, Lipsia, Modena, Fano, Firenze, Napoli, Fabriano, Jesi, Portici.


    Medico di bordo della pirofregata Regina Maria Pia
  • Battaglia di Lissa, 20 luglio 1866 (56 pagine manoscritte)
  • Relazione sullo stato delle sale, attrezzature mediche di bordo, feriti, della corazzata di 2° rango Regina Maria Pia della Regia Marina del Regno d´Italia, scritta dopo la Battaglia di Lissa, scontro navale della terza guerra di indipendenza italiana tra la marina dell'Impero Austriaco e la Regia Marina del Regno d´Italia.


    Pascarella, Cesare (Roma, 28 aprile 1858 – Roma, 8 maggio 1940)
  • Sonetti, Torino, Casa Editrice Nazionale, Roux e Viarengo, 1906, Libreria Stefano Serafin, Venezia.
  • Dedica manoscritta e asino affardellato dipinto all’acquarello “Alla Contessa Miari Pelli Fabbroni – Pascarella. Roma 20 giugno 1906”.
    Cesare Pascarella (Roma, 28 aprile 1858 – Roma, 8 maggio 1940) è stato un poeta dialettale romano e valente pittore, con i suoi acquarelli della campagna romana.


    Peruzzi, Ubaldino
  • Marco Tabarrini, Ubaldino Peruzzi. Dalla Nuova Antologia Vol. XXXV, serie III (fascicolo del 16 settembre 1891), Roma, Tipografia della Camera dei Deputati, 1891 (12 pagine)
  • Dedica autografa della vedova del Peruzzi, Emilia Toscanelli Peruzzi “Al M.se Sommi Picenardi, ricordo Emilia Peruzzi ”. Sopra la firma è scritto il numero “7” sottolineato, ad indicare la settima copia della pubblicazione inviata ad un destinatario facente parte di un elenco di persone anch’esse destinatarie del fascicolo.


    Piovano Arlotto, Il (Firenze, gennaio 1858 – dicembre 1860)
  • Raccolta completa in tre volumi in edizione unica, con legatura di pregio e lettere in oro VAAT, iniziali della destinataria Vittoria Altoviti Avila Toscanelli
  • Il Piovano Arlotto era un mensile letterario, satirico, politico. Dedica manoscritta di Raffaello Foresi, uno dei fondatori e direttore del periodico: “Alla Nobil Donna Sig.ra Vittorina Altoviti Avila nei Toscanelli per segno d’alta stima e di reverente affetto offre R. Foresi (Marco), Firenze, il dì 23 di decembre 1870”.
    Raffaello Foresi, letterato, umanista, archeologo, viene ricordato soprattutto per aver fondato e diretto un famoso mensile letterario, “Il Piovano Arlotto” curato anche da Pietro Fanfani e Antonio Fantacci. Vi scrissero illustri personaggi quali Giuseppe Mazzini, Francesco Domenico Guerrazzi, Niccolò Tommaseo, Victor Hugo, Giuseppe Montanelli e Pirro Giacchi. Angiolo Tricca lo illustrò con le sue pungenti caricature. Ebbe vita dal gennaio 1858 al dicembre 1860.


    Praecipuae disputayiones e ultimo fine hominis et de Acibus Humanis, Ac De’ Vitijs Et Peccatis
  • S. d. (472 pagine manoscritte)
  • Forse da San Tommaso d’Aquino.


    Regolamento per tutta la giornata, a ciascuna Religiosa di questo Istituto
  • S. d. (359 pagine manoscritte)
  • Parte prima: regolamento; metodo pratico per fare l’esame generale quotidiano a tutte le Religiose di questo santo Istituto; esortazioni.
    Parte seconda: ricordi, avvertimenti, sentenze, e detti tratti dal S. Vangelo per stimolarci alla prattica delle Virtù; specchio di quello, che appartiene alla Religiosa di questo santo Istituto per essere Perfetta; sentenze; sentimenti e detti evangelici per stimolarci alla virtù; per animarci alla virtù.
    Parte terza: l’Esercizio della santa Via Crucis, alcune preghiere, e varie altre cose.


    Ricci, Matteo
  • Matteo Ricci, Ubaldino Peruzzi, lettura letta al Circolo Filologico di Firenze la sera del 7 Dicembre 1891, Firenze, Ufficio della Rassegna Nazionale, Tip. Cellini, 189177
    (24 pagine)
  • Dedica manoscritta : All’egregio e caro collega Cav. Giovanni Tortoli Omaggio dell’A.
    Il marchese Matteo Ricci (Macerata, 6 dicembre 1826 – Firenze, 10 febbraio 1896), fu nominato senatore del Regno d’Italia il 4 dicembre 1890. Fu Presidente del Circolo Filologico di Firenze (1879), collaboratore de "La Rassegna Nazionale", socio dell'Accademia delle scienze di Torino, Membro dell'Accademia della Crusca di Firenze (30 gennaio 1883) e socio della Deputazione di storia patria per la Toscana.
    Giovanni Tortoli, (Firenze, 1832-1914), filologo, socio del Circolo Filologico di Firenze, Arciconsolo della Regia Accademia della Crusca di Firenze.


    Salemme, MichelAngelo
  • Raccolta di varie composizioni, sonetti, panegirici, descrizioni, periodi, e di altri principj di erudizioni, e componimenti, fatta da me MichelAngelo Salemme della città di Melfi nel sac:° seminario di d.ª città sotto la disciplina del P. Mro F. Orazio Gaspari Perugino della Toscana, M. C: Regio Professore Emerito di Eloquenza, A. D. 1763 = A dì 4 di 9bre (557 pagine manoscritte)
  • L’Università di Altamura, nata nel 1748, ebbe nel primo anno due sole cattedre, la prima di lettere umane e di eloquenza latina, la seconda di eloquenza greca. All’insegnamento della letteratura italiana e latina fu chiamato il frate domenicano Orazio Gaspari da Perugia, il quale era reputato essere uno dei più dotti uomini d’Italia. Monsignor Cusani nella sua relazione disse: “singulare in tutta Italia non solamente per la profondità del sapere, ma anche per la maniera di spiegarsi con somma chiarezza e di formar presto la gioventù atta ad apprendere le scienze”. Il padre Gaspari insegnò ad Altamura dal 1748 al 1763 o 1764, poi si trasferì a Melfi.
    Del Zio parlando del Gaspari disse: “Il perugino maestro Gaspari, il quale visse lungamente e morì a Melfi, e che meritò la protezione di Gian Battista Vico, era uomo assai colto nella letteratura italiana e tradusse i poemi di Orazio in versi toscano così eleganti, che anche oggi gli studiosi melfitani religiosamente si fanno, o si procurano copia della versione rimasta trascritta”.
    Il Gaspari ha anche lasciato un Trattato della colta italiana favella, pubblicato in Venezia nell’anno 1779 e parecchie raccolte di prose e versi.
    Il Santo Officio dell’Inquisizione nel Regno di Napoli istruì un processo di eresia contro il padre Orazio Gaspari, allora Minore conventuale della Diocesi di Melfi. Su ordine del Santo Officio, il 6 gennaio 1739 padre Gaspari fu incarcerato a Melfi, a seguito di denunzie pervenute da alcuni Padri del convento di San Severo che lo avevano accusato di non credere nell’immortalità dell’anima.


    Spese fatte nel viaggio di Loreto e Roma
  • 1716 – 1717, (39 pagine manoscritte)
  • Un alto prelato si reca in pellegrinaggio a Loreto. La cronaca di questo viaggio e del viaggio a Roma è data dalle soste e relative spese in paesi e città, stazioni di posta, ville e palazzi.
    Persone e famiglie citate nel libro: Padron Cristiano, Bellino, Ortenzia (Ortensia) Caccini del Vernaccia, Pietro Paolo Mecci, Sig.………da Verrazzano, Calisto, Nigi, Giovan Battista Bronzuoli, Cavaliere del Vernaccia, Luigi, Giovan Battista e Matteo, Pescatore al lago (Trasimeno), Padre Carmelitano Scalzo, Giuseppe di Monsignore, Bello e Bista, Sig. Acciuioli (Acciaiuoli), famiglia Martelli, famiglia………….., Sig. Balla, Sig. Cavaliere, Sig. Governatore di Loreto, Gregorio Ruggieri, Cavaliere della Porta, Matteo, Corte del Principe…………, Regina, Filippo, Custode del Palazzo Farnese, Luisa, Francesco Giachetti, Rossi, Monsignor Samminiati, Casa Cavalieri, Giovan Battista Cresti, Marchesi Gerini, Angiolo e il giardino di Costaguti, Principessa di Sorano, Abate Malespina (Malaspina), Bartolomeo Bracciano, Gio. Micheli.
    Località citate nel libro: Loreto, Roma, Fuligno (Foligno), Seravalle (Serravalle), Ponte alla Luna, Firenze, Terni, Otricoli, Civita Castellana, Castel Novo (Castelnuovo, Castel Nuovo), Figline, Levane, Lago (Trasimeno), Camocia (Camucia), Torricella, Perugia, Tolentino, Macerata. Loreto, Ponte alla Trave, Spoleti (Spoleto), Terni, Ara Celi (Ara Coeli, Roma), Ponte Molle (Ponte Milvio, Roma), Palazzo Borghese Rospigliosi (Roma), Porta Pia (Roma), Castel S. Angiolo (Castel S. Angelo, Roma).




    Nuove acquisizioni

    Bicchierai, Antonio
  • Luigi Venturi, commemorazione di Antonio Bicchierai
  • Firenze, Tipografia Cooperativa, Via de’ Macci, 61, 1873


    Bicchierai, Jacopo
  • Da J. B. al sig. Gino Picconi, Lucignano Prov.a di Arezzo
  • C.mo Gino, Firenze, 29 dicembre 1900
    Questa veduta è la casa paterna della mia moglie e la mando in mancanza di cartoline illustrate del Bucine, con preghiera che tu ne mandi una di Lucignano, che ci sarà certamente. Ho scritto che ti sia mandato al più presto per ferrovia fermo stazione di Lucignano il mezzo barile vuoto. Tu puoi mandarmelo pieno al Bucine, credo farai meglio spedirlo dalla stazione di Frassineto, ponendo ben inteso a mio carico la spesa al barrocciaio che ce lo porterà. Io mi sono gradatamente rimesso, ma ho dovuto per parecchi giorni anche in Firenze stare a un regime di dieta speciale e bere acqua di Uliveto che mi ha fatto molto bene. Da parte mia e di Teresina, oltre i consueti saluti, abbiatevi tu, mama [sic] e Gigi i più sinceri auguri di felicità per quel che resta di questo secolo e per tutto il futuro. Tuo amico
    Scritta a matita sul bordo: Ho comprato le droghe e consegnate al Pratesi
    J. B. è Jacopo Bicchierai, firmatario della cartolina, che sposa nel 1876 Teresa Vespignani, detta Teresina, nata nel 1846 e morta il 24/04/1937.
    “Teresa Vespignani era la sorella di Vincenzo, padre di Jacopo, mio padre.
    Allego la foto originale da cui è stata ripresa la cartolina in sue mani.
    Cordiali saluti
    Maria Teresa Boselli Vespignani”
    Jacopo Bicchierai (9 novembre 1839 – 1907), scrittore e archivista italiano.
    Era studente all'Università di Siena, dopo il congresso di Parigi, quando i risultati di questo accrebbero le speranze dei liberali. Egli allora strinse maggiormente i vincoli che lo univano ai compagni più arditi, specie a Giuseppe Bandi e prese parte a riunioni patriottiche. Sperò tutto dal Piemonte, e quando fu dichiarala la nuova guerra all'Austria, si arruolò volontario e prese parte alla campagna di Lombardia. Più tardi coltivò gli studi storici, pubblicò gli statuti del Comune di Bagnone e di Capannole, un ricordo sull'impresa di Lucignano dell'anno 1552 e lasciò anche i suoi «Ricordi giovanili» (Montevarchi, 1904).
    Bicchierai, Jacopo
    Beppe Bandi - ricordi giovanili
    Montevarchi - Tip. Varchi, 1904
    Testo Monografico
    A circa 3 km a nord di Tredozio si trova Villa La Collina, attualmente di proprietà della signora Maria Teresa Vespignani Boselli. Residenza dei conti Vespignani dal 1576, Villa La Collina è uno dei più prestigiosi edifici storici dell’Emilia Romagna. La Collina sorge nel cuore della tenuta che si stende sull’Appennino Tosco-Romagnolo, territorio montano che con i suoi incantevoli paesaggi fa da cornice al complesso architettonico. La grande casa, cui si accede da un magnifico viale, mostra una massa compatta e severa, inequivocabilmente toscana, con portale e decorazioni in arenaria a tutto sesto. A fianco, nel 1690 la famiglia Vespignani fece costruire un oratorio dedicato alla “presentazione di Gesù al Tempio”. Il restauro conservativo recentemente completato ha evidenziato le suggestive particolarità della Villa.
    All’interno gli ambienti sono voltati e in particolare si fa ammirare la bellissima cucina con volta a crociera quadripartita, sostenuta da una colonna centrale. La grande scala in pietra, corridoi, sale da pranzo, salotti, dodici camere da letto, grazie anche ai raffinati arredi d’epoca, costituiscono un insieme di rara eleganza.
    All’esterno si trova un bellissimo giardino all’italiana con piscina e tutt’intorno il grande parco naturale con scorci affascinanti e vista mozzafiato sulle colline circostanti.
    Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia, 22 maggio 1931, foglio delle inserzioni
    Liquidazione per passività del Consorzio agrario di Valdichiana, società di commercio irregolare corrente in Foiano della Chiana. Contestazione che dal bilancio di liquidazione del Consorzio suddetto chiuso al 1° agosto 1930 è risultata una perdita di L. 150.264,98.
    Tra i numerosi nominativi elencati, anche quello del dott. Gino Picconi di Lucignano, citato con gli altri presso il tribunale di Arezzo, per il pagamento del disavanzo sociale.


    Casoni, Drogheria
  • Cartolina postale, da Gaetano Casoni alla ditta Fratelli Stampa di Sassuolo, Firenze, 3 Settembre 1916 (2 pagine manoscritte)
  • Drogheria e Profumeria Gaetano Casoni, Casa esportatrice di Vini ed Olii Italiani – Firenze.
    Nota: Vedi lettera di Pirro Giacchi ad Alfonso Andreozzi, Firenze, 14 ottobre 1873.
    La drogheria Casoni. Agli inizi dell' 800 furono creati comodi e lussuosi caffè ognuno dei quali si specializzò in una diversa funzione sociale. A Firenze il famoso Caffè Michelangelo fu la culla dei "Macchiaioli" e 60 anni dopo le Giubbe Rosse dette vita al movimento dei "Futuristi". Fattori, Signorini, Lega, Borrani, Cabianca, Cecioni, Cecconi, Diego Martinelli furono frequentatori del Michelangelo Soffici, Papini, Prezzolini, Palazzeschi, Vallecchi, Rosai, Carrà, Boccioni, Balla, Vittorini, Montale, Gadda delle Giubbe Rosse.
    All'angolo di via Tornabuoni dove il palazzo Rucellai separa via Strozzi in due parti, via della Vigna Nuova e via della Spada, c'era una rivenditoria di tabacchi dove si poteva bere e mangiare uno stuzzichino. «Il Casoni fu fondato intorno al 1820 e terminò la sua storia negli anni '30.
    Il cocktail Negroni fu sperimentato al Casoni per opera del barman Scarselli e del conte Negroni.
    Alla drogheria Casoni subentrò la pasticceria Giacosa che stava in origine al n. 9 di via Tornabuoni.


    Chiari, Gregorio
  • Ricevuta del 13 Gennaio 1842 (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Gregorio Chiari e Figli
    Negozianti di carte Toscane, Inglesi, Francesi
    Tipografi e Legatori di Libri dell’Imp e R. Corte
    A Sua Eccellenza la Signora Duchessa di Lucca [Maria Luisa di Borbone-Parma]
    Maria Luisa Carlotta di Borbone-Parma (Barcellona, 2 ottobre 1802 – Roma, 18 marzo 1857) fu una principessa d'Etruria, per matrimonio principessa di Sassonia.
    Era figlia del principe Ludovico I di Borbone (1773-1803) e dell'infanta Maria Luisa di Borbone-Spagna (1782-1824). e sorella di Carlo Ludovico di Borbone-Parma, noto anche come Carlo II di Parma (Madrid, 22 dicembre 1799 – Nizza, 16 aprile 1883).
    Carlo Ludovico fu re d'Etruria dal 1803 al 1807, duca di Lucca del Congresso di Vienna dal 1815 al 1847, ed infine duca di Parma dal 1847 al 1849 come Carlo II.
    Titoli: Principessa d'Etruria, Principessa di Lucca, Principessa di Parma, Piacenza e Guastalla, Infanta di Spagna. la madre Maria Luisa di Borbone-Spagna fu duchessa di Lucca.
    "Ditta Gregorio Chiari e figli, Cartolai, Legatori di libri, Tipografi e Rilegatori"
    Tipografi fiorentini in via della Condotta (Via della Condotta si trova a Firenze, da piazza San Firenze a via Calzaiuoli, vicina a piazza della Signoria. Anticamente il suo nome era via del Garbo e poi via degli Antellesi (i Garbo e gli Antellesi erano ricche famiglie di mercanti). Il nome attuale deriva da una magistratura che pare vi si insediò, gli "Ufficiali della Condotta", incaricati di arruolare le milizie assoldate dalla Repubblica fiorentina, anche se, in realtà, questo ufficio era in piazza della Signoria, accanto al Tribunale della Mercanzia).


    D'Azeglio, Massimo (Torino, 24 ottobre 1798 - Torino, 15 gennaio 1866)
  • Da Massimo d'Azeglio al Sig. Cav. Gaetti Deangeli, Milano, 3 Decembre 1840 (4 pagine, 1 manoscritta, 1 con indirizzo)
  • Richiesta al Consigliere Generale di Sua Maestà Sarda di un passaporto, essendo l'ultimo scaduto, per un imminente viaggio su un bastimento.


    Fattoria della Torre all’Antella
  • Ricevuta di bestiami A dì Agosto 1861
  • Io sottoscritto Agente dell’Illmo Signore Cav. Ubaldino Peruzzi ho ricevuto dal Sig. Santi Sostegni Agente la somma di Scudi Fiorentini Cinquanta pari a L. It. duegentosettantaquattro valuta di un vitello venduto e levato dalla stima di Mario Corsi nostro lavoratore e consegnato per detto prezzo d’accordo a quella di Lorenzo Andrasioni suo lavoratore, ed in fede ripeto ……………………………………….Scudi 50 a £ 274,00 Carlo Turchi


    Lamberti, Vincenzo (conti di farmacie)
  • Riscontro di Medicinali somministrati al Sig.re Doganiere Vincenzo Lamberti, Dalla Spezieria Borri questo dì 14 Febbrajo 1832 in Castiglione
    (4 pagine, 2 manoscritte + indirizzo)
  • Il Sig.e Vincenzo Lamberti Ministro delle RR. Saline di Volterra deve alla Farmacia di Giuseppe Franchini per Medicinali, dal mese di Maggio al mese di Dicembre 1838 e dal mese di Gennaio al mese di Ottobre 1839
    (4 pagine manoscritte)
  • Dare dell’Illmo Sig. Direttore Vincenzo Lamberti alla Farmacia del R° Spedale per medicinali quanto appresso, a di 3 ottobre 1843
    (4 pagine, 2 manoscritte + indirizzo)
  • Giacinto Civinini Farmacista e Droghiere in Pistoia
    Deposito di vini forestieri e profumerie di Francia
    Fabbrica di rosoli sopraffini di ogni specie
    Illmo Sig.e Direttore Lamberti per Medicinali e Coloniali, dal mese di Gennaio al mese di Decembre 1845, Adì 31. Decembre 1845
    (4 pagine, 3 manoscritte + indirizzo)
  • Farmacia e Drogheria di Giovanni Ciuoli, Piazza Tolomei, Siena.
    L’Ill:mo Sig. Direttore Vincenzo Lamberti dare per gli appresso Generi, dal mese di Gennaio al mese di Dicembre 1856 e Gennaio 1857
    (4 pagine manoscritte)
  • Angiolo Marchi, Farmacia della Colonna, Via di Ripoli N. 100, Firenze, 11/2/1877
    Conto saldato dall’Ill. Sig. Cav. Lamberti
    (2 pagine, 1 manoscritta)
  • Vincenzo Lamberti era figlio del direttore della dogana di Siena e a sua volta ministro delle Saline di Volterra, ministro della dogana di Arezzo e poi di quella di Siena.
    Richiese alla magistratura comunicativa ed al gonfaloniere di Colle di Val d’Elsa lo status nobiliare che poteva essere concesso in basa alla considerazione sociale ottenuta in seguito all’impegno dimostrato nei confronti della collettività di appartenenza, una notorietà guadagnata per il possesso di virtù civiche acquisite anche tramite l’esercizio di uffici appartenenti alla burocrazia e all’amministrazione, da parte di avvocati, medici, magistrati pubblici del governo locale e in rappresentanza delle comunità estere presenti in città, e anche di ecclesiastici. Il Lamberti ottenne questo status con ammissione per grazia del dicembre 1855, gratificato anche di una commenda stefaniana di 400 lire di rendita annua. La Magistratura colligiana appoggiò la grazia richiesta dal comparente, peraltro «con piena disonerazione dal pagamento della tassa che sarebbe dovuta a questa cassa comunale, imperocché la onorificenza che si brama venga proposta in contemplazione di meriti e non con lo spirito di lucrare, il pagamento della quale in qualche modo deprezzerebbe il favore e la onorificenza non sarebbe completa»


    Padri Minori Conventuali di Montevarchi
  • Intimazione (51 pagine manoscritte)
  • Intimazione s.d. trasmessa ai Molto Reverendi Padri Conventuali di San Francesco di Montevarchi contro il Signor Raffaello Busatti di Laterina.


    Sestini, Niccolò
  • Comunità di Val d’Ambra – Avviso per la verificazione di Pesi e Misure - (1 pagina a stampa e manoscritta)
  • Verifica delle Misure e dei Pesi in Pergine il 27 e 28 aprile 1866.


    Toscanelli, Nello (Pisa, 25 maggio 1864 - Pontedera, Villa della Cava, 4 febbraio 1937)
  • Da Nello Toscanelli a Angela Toscanelli, Pontedera, 19 Luglio 1912 (4 pagine, 2 manoscritte)
  • Ultime notizie in merito al progetto relativo alla costruzione della linea ferroviaria direttissima tra Toscana ed Emilia Romagna.


  • Da Nello Toscanelli a Angela Toscanelli (4 pagine, 1 manoscritta)
  • "Tutto è finito per lui e per me. Pensa a farlo sapere alla zia Clarenza a nome mio."




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