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La Festa della Toscana
(2011) |
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La Legge Criminale (Codice Leopoldino) firmata
da Pietro Leopoldo a Pisa il 30 novembre 1786
che cancellò la pena di morte e la tortura.
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Pietro Leopoldo d´Asburgo-Lorena (Vienna 1747-1792),
Granduca di Toscana (1765-1790), Imperatore
d´Austria (1790-1792).
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Il 30 Novembre 1786, a Pisa, Pietro Leopoldo, Principe Reale di Ungheria e di Boemia,
Arciduca d´Austria, Granduca di Toscana, &c. &c. &c., appone la sua firma al testo della
nuova Legge Criminale che abolisce la pena di morte e la tortura.
Il paragrafo LI della Legge recita:
"Abbiamo veduto con orrore con quanta facilità nella passata Legislazione era decretata la
pena di Morte per Delitti anco non gravi, ed avendo considerato che l'oggetto della Pena
deve essere la soddisfazione al privato ed al pubblico danno, la correzione del Reo figlio
anche esso della Società e dello Stato, della di cui emenda non può mai disperdersi la
sicurezza nei Rei dei più gravi ed atroci Delitti che non restino in libertà di commetterne
altri, e finalmente il Pubblico esempio, che il Governo nella punizione dei Delitti, e nel
servire agli oggetti, ai quali questa unicamente è diretta, è tenuto sempre a valersi dei
mezzi più efficaci col minor male possibile al Reo; che tale efficacia e moderazione insieme
si ottiene più che con la Pena di Morte, con la Pena dei Lavori Pubblici, i quali servono di
un esempio continuato, e non di un momentaneo terrore, che spesso degenera in
compassione, e tolgono la possibilità di commettere nuovi Delitti, e non la possibile
speranza di veder tornare alla Società un Cittadino utile e corretto; avendo altresì
considerato che una ben diversa Legislazione potesse più convenire alla maggior dolcezza
e docilità di costumi del presente secolo, e specialmente nel popolo Toscano, Siamo venuti
nella determinazione di abolire come Abbiamo abolito con la presente Legge per sempre la
Pena di Morte contro qualunque Reo, sia presente, sia contumace, ed ancorché confesso, e
convinto di qualsivoglia Delitto dichiarato Capitale dalle Leggi fin qui promulgate, le
quali tutte Vogliamo in questa parte cessate ed abolite".
Per ricordare questo evento la Regione Toscana, a partire dall´anno 2000, ha istituito
questa Festa commemorativa che si ripropone in tutti i Comuni della Regione nel mese di
novembre di ogni anno.
Il Comune di Bucine ha celebrato questa ricorrenza convocando un Consiglio Comunale
straordinario, in seduta aperta al pubblico, domenica 27 novembre 2011, alle ore 16,30,
presso l´antico ed accogliente Teatro Comunale di Bucine.
Il tema portante della festa è stato "Una storia, tante diversità", per celebrare la ricorrenza
dei 150 anni dell´Unità d´Italia e allo stesso tempo dare visibilità e valore a storie e
personaggi particolari che hanno contribuito allo sviluppo della Regione Toscana.
Nel corso di questo Consiglio Comunale straordinario ha avuto luogo la presentazione del
libro "Il Risorgimento in un borgo rurale attraverso la vita di Quirina Mocenni Magiotti e
di Pirro Giacchi", scritto da Umberto Ragozzino e stampato con la collaborazione del
Consiglio Regionale della Regione Toscana.
Il borgo rurale è quello di San Leolino in Val d´Ambra, Comune di Bucine, Provincia di
Arezzo.
Quirina Mocenni Magiotti, la "donna gentile" del poeta Ugo Foscolo, ha dimorato a San
Leolino, soprattutto nella stagione estiva, dal 1802 al 1847 e Pirro Giacchi è stato Pievano a
San Leolino dal 1857 al 1878.
Per l´occasione, nel Teatro Comunale di Bucine è stata allestita una mostra sul
Risorgimento con esposizione di cimeli, libri, documenti, manoscritti inediti, modelli
navali e sculture. Fungeva da supporto al materiale espositivo un´antica bandiera
tricolore lunga otto metri che garriva al vento su un alto pennone di una grande città
italiana.
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Il teatro comunale di Bucine è stato costruito all'inizio del XX secolo per iniziativa della
Società Filarmonica di Bucine. La facciata è di forme neoclassiche.
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Umberto Ragozzino con la dr.ssa Tiziana Tinozzi, Capo Ufficio Cultura del Comune di Bucine.
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Dopo l´introduzione di Lisandro Torrini, responsabile dell´Area Amministrativa Contabile del
Comune di Bucine, prende la parola il Sindaco Sauro Testi per spiegare il significato della
Festa della Toscana alla presenza di tutto il Consiglio Comunale e del pubblico. Davanti al
palcoscenico è stata allestita una mostra sul Risorgimento.
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La signora Lorella Ensoli, Presidente dell´Associazione Amici di San Leolino, ricorda le attività
culturali e sociali dell´Associzione ed auspica la riapertura del Museo della Pieve e la ripresa
delle attività di studio ad esso collegate.
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La prima immagine della proiezione delle fotografie del libro con gli stemmi della Regione
Toscana Consiglio Regionale e del Comune di Bucine, il logo dell´Associazione Amici di San
Leolino e quello della Festa della Toscana 2011.
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Scorrono le immagini del libro commentate da Umberto Ragozzino. Sullo schermo i ritratti
di Ugo Foscolo e di Quirina Mocenni Magiotti, la "donna gentile" del poeta.
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L´avv. Cristiana Corrà legge la lettera di Pirro Giacchi spedita ad Alfonso Andreozzi dalla
Drogheria Casoni, Firenze, Via della Spada, il 14 ottobre 1873. Segue la lettura di un
racconto di Renato Fucini tratto da Acqua Passata, su una sfida letteraria fra Pirro Giacchi
e un amico soprannominato Stravizio a Firenze, nella Farmacia del Porcellino.
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Presentazione della mostra sul Risorgimento legata alle figure di Pirro Giacchi e Quirina
Mocenni Magiotti ed al tempo in cui vissero. Sullo sfondo il Gonfalone del Comune di Bucine.
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La mostra è stata esposta su una vecchia bandiera italiana di 40 metri quadrati che ha sventolato su un alto pennone
di una grande città italiana.
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Il cappello da bersagliere (moretto) ricorda la battaglia di Porta San Pancrazio a Roma il 30
aprile 1849. La scultura in ceramica policroma di Marco Bonechi mostra la Legione Garibaldina
che respinge le truppe francesi guidate dal generale Oudinot.
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- Baionetta a ghiera di produzione francese e piemontese, modello 1822
- Sciabola "Briquet" utilizzata dalla fanteria della Grande Armée napoleonica.
Equipaggiava i sottufficiali, i soldati dei corpi d´élite come i Granatieri, i Volteggiatori
e la Guardia Imperiale
- Daga per sottufficiali e truppa di fanteria del Regno di Sardegna e Piemonte, mod. 1843
- Fondipalle a 5 calibri
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Modello di bragozzo, classica barca di origine chioggiotta (da Chioggia), usata per la pesca in
tutto l´alto mare Adriatico.
Il 2 agosto 1849 tredici bragozzi salparono da Cesenatico diretti a Venezia, con i superstiti
della difesa di Roma contro le truppe francesi del generale Oudinot. Una volta in mare i
bragozzi furono avvistati dalla flotta austriaca. Molti furono colati a picco e catturati.
Due bragozzi elusero il blocco e l´inseguimento: il "Furioso" di proprietà di Luigi Penzo detto
"Squela", con al timone Federico Penzo detto "Briciola", con a bordo Garibaldi, Anita, Ugo
Bassi e Ciceruacchio, ed un altro con Pirro Giacchi che riuscì a raggiungere Venezia.
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Modello del Brigantino Oreste , nave ammiraglia della flotta austriaca, composta dalla goletta
Elisabetta, dalla pinaccia Sentinella e dalla cannoniera Calliope. Il cannoneggiamento dei
bragozzi di Garibaldi si protrasse per diverse ore.
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BANCONOTE
- Centesimi 50 (3 pezzi, 2 emissioni), Banca Toscana, 1870
- Una Lira, Banca Toscana, 1870
- Lire Due, Banca Toscana, 1870
MONETE
- Repubblica Romana, 3 Baiocchi, 1849
- Pio IX, (1846-1878), 5 Baiocchi d´argento, 1849
- Leopoldo II di Lorena (1824-1859), 1 Paolo d´argento, 1856
- Pio IX, (1846-1878), 2.50 Scudi d´oro, 1859
- Toscana, governo provvisorio, Fiorino d´argento, 1859
- Vittorio Emanuele II (1849-1878), 20 Lire d´oro, 1860
- Pio IX, (1846-1878), 10 Baiocchi d´argento, 1865
- Pio IX, (1846-1878), 10 Soldi d´argento, 1869
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- Regio Decreto 23 marzo 1860
Nomina a Luogotenente in Toscana del Principe Eugenio di Savoia Carignano
- Regio Decreto 5 luglio 1860
Istituzione in Toscana delle Guardie di Pubblica Sicurezza
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La raccolta completa delle Assemblee del Risorgimento dal 1848 al 1860, le prime edizioni delle opere del Foscolo, del
Pellico e le edizioni lette da Quirina Mocenni Magiotti.
Il Piovano Arlotto (con tutte le notizie, articoli e poesie di Cece, pseudonimo di Pirro Giacchi): questi tre volumi in edizione
unica, con legatura di pregio e lettere in oro VAAT (iniziali della destinataria), contengono una raccolta completa di tutti i
fascicoli mensili, con dedica manoscritta di Raffaello Foresi, uno dei fondatori e direttore del periodico: "Alla Nobil Donna
Sig.ra Vittorina Altoviti Avila nei Toscanelli per segno d´alta stima e di reverente affetto offre R. Foresi (Marco), Firenze,
il dì 23 di decembre 1870".
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A sinistra della foto (ed alla destra della foto precedente) la maiolica policroma di Paolo Staccioli "Viva l´Italia libera,
guerriero italico".
Sul piano manoscritti e lettere di Francesco Maria Gianni, Giovan Battista Niccolini, Francesco Domenico Guerrazzi,
Francesco Costantino Marmocchi, Massimina Fantastici Rosellini e Pirro Giacchi. Esposti due manoscritti inediti:
- Ode "A Roma", manoscritto autografo firmato Francesco Domenico Guerrazzi, Livorno, 3 novembre 1841.
- Diario del medico di bordo della corazzata di 2° rango Regina Maria Pia della Regia Marina del Regno d´Italia
scritto dopo la Battaglia di Lissa, 20 luglio 1866, scontro navale della terza guerra di indipendenza italiana tra la
marina dell'Impero Austriaco e la Regia Marina del Regno d´Italia
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Patrizio Donati e Riccardo Casini che hanno contribuito con l´arch. Andrea Ensoli alla riuscita della manifestazione
e all´allestimento della mostra sul Risorgimento.
Un sentito ringraziamento a Paola Casini, Luigina Donati e alle famiglie Bartalozzi, Casini, Ensoli, Fuccini, Lombardi, Macucci
Rondoni e Shonfield di San Leolino, alla famiglia Magini di Montevarchi, alla famiglia Del Cucina di Mercatale Valdarno, alle
famiglie Adami, Addini, Chini e Fiorini di Firenze, Luccini di Soresina, Sanleolini di Parma e Perugia e agli scultori Marco
Bonechi, Firenze Poggi e Paolo Staccioli, al pittore Danilo Fusi e agli storici Claudio Bressan di Badia a Ruoti e Osvaldo Righi
di Cennina.
Un ringraziamento particolare al Comune di Bucine, al Sindaco ed a tutti i Consiglieri e responsabili degli uffici e al dott.
Pietro Tanzini che ha fatto includere il libro di Umberto Ragozzino nel programma editoriale della Regione Toscana per la
celebrazione del 150° anniversario dell´Unità d´Italia.
Grazie infine a Roberta, Stefano, Lucilla e Marco Ragozzino, Elena Del Tozzotto e Raffaella Forni
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