aggiungi San Leolino ai tuoi siti preferiti aggiungi San Leolino ai tuoi siti preferiti
  Skip Navigation LinksHome > Personaggi Famosi > Jacopo Cammillo Fortunato Cavallucci
Jacopo Cammillo Fortunato Cavallucci
Jacopo Cammillo Fortunato Cavallucci nacque a San Leolino il 28 marzo 1827 da Giuseppe e Luisa Bagnani e fu battezzato nella chiesa di San Leolino.
All´epoca del battesimo la parrocchia di pertinenza della famiglia era quella della chiesa di San Lorenzo in Firenze e per questo motivo, chiamato alle armi nel 1847, venne escluso dalle liste d´arruolamento del Comune di Bucine "per verificata mancanza di domicilio della famiglia" in detto Comune.
Nell´occasione il Cavallucci, che aveva venti anni, dichiarò di esercitare la professione di cameriere.
Gli arruolamenti erano decisi sulla base di una specifica modulistica che doveva essere compilata con cadenza annuale dai parroci o sostituti o canonici della parrocchia.
Il Cavallucci era incluso nell´elenco della Parrocchia di San Leolino ed in particolare nella "Nota dei Giovani nati dal dì primo Gennaio a tutto il 31 Dicembre 1827 e Battezzati al Sacro Fonte della suddetta Parrocchia".
Un´avvertenza ammoniva "La presente Nota dovrà comprendere anco quegl´Individui che sebbene nati nel suddetto mese di Dicembre fossero stati battezzati nel Gennajo dell´anno successivo, onde evitare il caso che gli stessi Individui rimangano illegalmente compresi nelle liste di due consecutivi Arruolamenti"
I moduli della parrocchia di San Leolino riguardanti l´anno 1847 furono firmati da don Ferdinando Vasarri, cappellano curato.
Fin da giovane Cavallucci manifestò una vera passione per lo studio dell´arte, in particolare per quella toscana del Rinascimento, anche se non trascurò altri campi del sapere che lo fecero apprezzare quale persona colta ed intelligente nell´ambito della cerchia degli intellettuali fiorentini.
Pubblicò numerosi articoli, saggi e scritti di critica su molti giornali sia nazionali che esteri, collaborando soprattutto con il quotidiano "La Nazione" di Firenze, dove firmava i suoi articoli non col suo nome, ma con lo pseudonimo di Pier d´Ambra.
Il giornale "La Nazione" fu fondato da Bettino Ricasoli ed iniziò le pubblicazioni il 13 luglio 1859.
Cavallucci diresse per alcuni anni il "Bullettino delle arti del disegno".
Insegnò presso l´Istituto di Belle Arti di Firenze curandone al contempo e riordinandone la biblioteca.
Morì il 29 settembre 1906.
Ha lasciato molte monografie ed opere di pregio. Fra le tante ricordiamo la "Guida di Firenze", il "Manuale di storia dell´arte", "Santa Maria del Fiore", "La Madonna di Vallombrosa di Raffaello da Urbino" e "Vita ed opere di Donatello".